Tre bolzanini su quattro si fanno cremare

Quest’anno registrate 512 cremazioni contro 180 inumazioni. Cimitero islamico: nessuna richiesta di sepoltura


di Davide Pasquali


BOLZANO. Da gennaio a settembre 2012 si sono registrate solo 180 inumazioni, mentre le cremazioni hanno raggiunto quota 512. Insomma, la nostra città ha raggiunto standard da paesi del Nord Europa. Tradotto in termini percentuali, nel 2012 il 74% dei bolzanini deceduti sono stati cremati. Tradotto: tre bolzanini su quattro non sono stati sepolti.

Il trend delle cremazioni in continuo aumento (le cifre riportate sopra si riferiscono solo ai decessi interni, ossia ai bolzanini, ma non considerano le cremazioni esterne, da tutta la provincia, pure in forte aumento) ha imposto al comune di elaborare un nuovo piano regolatore del cimitero: più loculi e meno tombe, un’entrata dedicata, ampliamento della sala del commiato al crematorio eccetera. Soprattutto - a breve dovrebbe essere reso definitivamente possibile dal punto di vista normativo - verrà realizzata un’area destinata alla dispersione delle ceneri. Si chiamerà giardino della rimembranza.

Il nuovo piano regolatore del cimitero ha ricevuto il benestare della commissione congiunta Lavori pubblici e Tempo Libero e mobilità. Elaborato sui dati 2011, avrà una validità di 25 anni, anche se ogni decennio verrà aggiornato. L’ultimo piano risaliva al 2007, ma da allora la situazione si è evoluta. Oltre a numerose variazioni logistiche, di scarso interesse per i cittadini, la novità più interessante sarà proprio il giardino della rimembranza. Il progetto esecutivo ancora non c’è, ma è stato inserito nel piano regolatore del cimitero, come, per esempio, l’area destinata ai fedeli di religione islamica. Per inciso, nonostante le accese polemiche in fase di approvazione in consiglio comunale, fino ad ora non è pervenuta nemmeno una richiesta al riguardo: gli immigrati stranieri preferiscono ancora riportare i loro cari estinti nel loro paese di origine. E questo vale, ovviamente, pure per i musulmani. Il giardino della rimembranza sarà un luogo intimo, dove, chi lo desidererà, potrà disperdere le ceneri del proprio caro defunto. Molti preferiranno farlo altrove: in mare, in montagna, in un bosco, al fiume. Ma chi vorrà, potrà farlo anche al cimitero di Oltrisarco.

La relativa legge provinciale è già stata approvata; al momento manca il regolamento di attuazione, che però è stato elaborato e ha appena passato il vaglio del Consorzio dei Comuni. Non appena verrà approvato dalla giunta provinciale, a Bolzano si potrà partire con la progettazione. (Sempre che la delibera col nuovo piano regolatore passi in consiglio comunale, il 9 ottobre prossimo).

Tornando alle cremazioni - l’anno scorso in totale, compresi gli altri altoatesini, sono state 1.730 - gli uffici comunali competenti registrano altri fenomeni: in molte tombe di famiglia, ormai sature, per creare nuovo spazio vengono riesumati i resti dei sepolti e cremati: l’urna occupa meno spazio di una bara. Più di qualcuno, infine, per via dei costi elevati e del poco tempo a disposizione per curarla, rinuncia alla tomba di famiglia, fa riesumare i parenti e li fa sistemare in un loculo.

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