Tre furti in un giorno tra Egna e Laghetti
La fotografa derubata: «Vivo da sola e adesso ho paura». I ladri sono entrati con una scala usata in agricoltura
EGNA. Incursione ladresca l’altro pomeriggio nell’abitazione di Hildegard Flor, nota fotografa e collaboratrice del quotidiano in lingua tedesca Dolomiten che abita a Villa di Egna in via Cavalese. In una delle zone, dunque, maggiormente popolate del Comune della Bassa Atesina.
Mentre la donna si trovava in paese, i ladri sono entrati in casa da una finestra, mettendo a soqquadro tutta l’abitazione per cercare denaro e oggetti di valore. Sembra però che il bottino sia stato molto scarso. «Dovrò fare un inventario delle mie cose, ma penso che i malviventi non abbiano trovato nulla che a loro interessasse».
La signora Flor, che vive da sola, ora si sente indifesa ed ha paura. «Non riesco neppure a dormire perché temo che ritornino anche se hanno capito che in casa non possiedo oggetti di valore se non alcuni apparecchi fotografici, strumenti del mio lavoro».
L’altro pomeriggio Hildegard Flor, verso le 15.30, è uscita dalla sua abitazione per recarsi in centro storico ad Egna per fare delle commissioni e per una breve visita alla biblioteca di lingua italiana “Endidae”, dove è in corso, con un buon successo in termini di partecipazione, una sua mostra fotografica sui 25 anni dalla caduta del muro di Berlino. Quindi, verso le 19 ha fatto ritorno a casa. Non si può escludere, pertanto, che chi ha colpito conoscesse le sue abitudini. È entrata tranquillamente nell’abitazione dalla porta principale chiusa normalmente a chiave. Varcata la soglia però la spiacevole sorpresa. L’alloggio era completamente sottosopra con cassetti aperti, armadi spalancati, vestiti sparsi sul pavimento. Violata anche la stanza dove la signora Flor conserva l’archivio e in un piccolo armadio incassato nel muro con all’interno le sue agende con gli appunti di centinaia di interviste a personaggi della Bassa Atesina. Ma per fortuna tutto materiale che ai ladri interessava poco. In casa erano nascoste altre fotocamere ma che non sono state trovate dai malviventi. Sono rimasti su un ripiano anche un cofanetto con vecchie cartoline e una mazzetta di vecchie banconote da collezione. La banda non ha tralasciato nemmeno un sopralluogo al frigorifero di casa, disinteressandosi però di un grande pezzo di speck.
Passata la sorpresa e la paura, Hildegard Flor ha avvertito i carabinieri che si sono precipitati nella casa di via Cavalese per i rilievi. È stato appurato che i ladri sono entrrati in casa servendosi di una scala a tre piedi, usata in agricoltura; quindi, al piano superiore hanno forzato una finestra penetrando all’interno. I carabinieri della compagnia guidata dal maggiore Tovazzi hanno subito perlustrato la zona riuscendo, sembra a bloccare tre uomini che però in seguito sono stati rilasciati. Nello stesso pomeriggio altre due incursioni ladresche sono state denunciate anche nella frazione di Laghetti.
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