Treno fermo sulla tratta Passeggeri per ore al gelo

Disagi dopo il deragliamento l’altra mattina del convoglio merci a Fortezza Insufficienti e tardivi i pullman sostitutivi: attese infinite nel freddo del Brennero


di Alan Conti


BOLZANO. Il treno merci deragliato a Fortezza l’altra mattina ha letteralmente paralizzato il traffico sulla tratta del Brennero causando una vera e propria odissea per moltissimi passeggeri che quel tragitto dovevano farlo. Tra loro ci sono quelli del convoglio Rv 2253 partito dalla stazione di Brennero alle 6.08 e tornato nell’ultimo paese di confine alle 6.45. Doveva essere a Bolzano alle 7.31 e a Verona alle 9.14, ma il merci immobile lo ha costretto a tornare alla partenza senza passare dal via. A questo punto doveva scattare il piano dei pullman sostitutivi ma non tutto è filato perfettamente. «Il primo bus - scrive il medico austriaco Gerhard Kernstock - è arrivato in stazione alle 7.45. Un’ora dopo il nostro arrivo. Il paradosso è che poteva portare solo 51 persone e in attesa c’erano i passeggeri di ben 4 regionali. L’autista del mezzo della ditta Geislerreisen di Funes è stato giustamente categorico per motivi di sicurezza spiegandoci come non fosse semplice recuperare pullman disponibili di sabato mattina». Solo dopo un’ora e mezzo è arrivato un bus della Sasa. «Il mio auspicio era di avere a disposizione un bus di linea, ma non aspettando questi tempi biblici».

Alla stazione di Vipiteno, poi, una nuova disavventura. «Altre 20 persone sono rimaste a terra. Naturalmente tutto con il freddo sotto zero e senza nessuna informazione. Nel nostro pullman c’era anche una donna con più di 60 anni partita da Innsbruck con il treno delle 5.22. È riuscita ad arrivare a Bressanone solo alle 9-15, ovvero dopo 4 ore da incubo. Ci voleva più attenzione per il pubblico o semplicemente una maggiore chiarezza su quanto stava accadendo.

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