Triplice omicidio, condannato a 20 anni

Il 25 aprile 2010 Omar Bianchera uccise Walter Platter, l'ex moglie e una vicina


Paolo Tagliente


 ORA. Non una parola o un gesto. Omar Bianchera, il camionista di Volta Mantovana che il 25 aprile 2010 uccise l'ex moglie, la vicina di casa e l'altoatesino Walter Platter non ha lasciato trapelare emozioni mentre il gup lo condannava a 20 anni di carcere e a 5 in casa di cura.  Impossibile «leggere» l'effetto delle parole pronunciate dal giudice di Mantova Gianfranco Villani nello sguardo appannato di quell'omone alto un metro e 91, che una perizia psichiatrica ha salvato dall'ergastolo dichiarandone la semi infermità mentale. Una calma indotta sotto cui, forse, si cela ancora la furia omicida che quel soleggiato giorno di primavera ha dato il via ad uno degli episodi più sanguinosi degli ultimi anni. Probabilmente a spezzare il fragile equilibrio psichico di Bianchera era stata l'ennesima lite con l'ex moglie, Daniela Gardoni, 43 anni, la donna da cui s'era legalmente separato pochi giorni prima e a cui avrebbe dovuto versare un bel po' di denaro. Quel 25 aprile, Omar l'attende sotto casa. Sono le 7 circa. I due discutono, urlano e s' insultano, poi Daniela intuisce che nell'ex compagno c'è qualcosa di terribile. Atterrita, sale sulla Focus e tenta la fuga mentre lui, estratta una pistola, le spara contro diversi colpi. La fuga della donna è breve: l'auto di Daniela sbanda, finisce in un suv e poi si ferma contro un muretto. Un ragazzo cerca di soccorrerla, ma Omar lo sposta, fredda l'ex moglie con due colpi in petto e poi s'allontana. Per quell'omicidio, il gup ha condannato il camionista a pagare due provvisionali: 80 mila euro all'ex suocera e 60 mila all'ex cognato.  Ma l'orrore è appena iniziato. Una decina di minuti più tardi, il folle è a pochi metri da casa sua, in località Piccard: cerca la vicina, la settantunenne Maria Bianchera con cui i rapporti sono tesi per dei confini contestati. La raggiunge e la uccide con 5 colpi di pistola.  La terza vittima è Walter Platter, 34 anni, originario di Ora, titolare di un'azienda vinicola, sposato e padre di due figli piccoli. La sequenza di eventi che portano alla sua morte è semplicemente agghiacciante. Omar Bianchera, infatti, non ce l'ha con Walter. Omar cerca Luis Platter, il padre, con cui anni prima avrebbe avuto degli attriti in affari. Uccisa Maria Bianchera, il camionista sale sulla sua Punto nera e raggiunge Pille di Monzambano, dove vivono i Platter. Ma Luigi e la moglie non ci sono. Sono saliti a Bolzano per trovare dei parenti. Il folle impugna un fucile a pompa, attende qualche minuto e forse pensa pure di andarsene. Ma in quel momento arriva Walter: è alla guida della sua auto, al suo fianco la moglie Virginia Deidoné, 32 anni e sul sedile posteriore i loro due figli. Bianchera intima alla donna e ai bimbi di scendere dalla macchina, poi spara. Le sue "cannonate" uccidono Platter mentre tenta una disperata retromarcia e feriscono al braccio destro Virginia. Poi il camionista scompare. Per nove ore riesce a fare perdere le sue tracce, ma alla fine chiama il 113 e si costituisce.  

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