Bolzano. Anche quest’anno al poligono di Caldaro si è svolta la gara di tiro ad aria compressa con pistola e carabina tra tutti i gruppi Alpini dell’Alto Adige. Il Trofeo dei Presidenti (ormai arrivata alla 21a edizione), gara di tiro a segno di pistola e carabina, organizzata dall’Ana Alto Adige, è un appuntamento importantissimo per le nostre penne nere. Permette a dilettanti amatoriali, e non solo, di mettersi alla prova e godersi una giornata in compagnia di giovani e veci Alpini. Grazie all’impegno del responsabile sport Ana dell’Alto Adige, Daniele Stringari, la partecipazione è stata anche questa volta molto nutrita. Nonostante il forte maltempo, pioggia, neve e freddo, anche i rappresentanti dei gruppi più lontani come Brennero, Val Venosta non hanno voluto mancare. L’impegno è stato grande, tanto quanto la soddisfazione di tutti i partecipanti, oltre 200. La voglia di aggregazione e di ritrovarsi è andata oltre la mera classifica di chi ha totalizzato più punti e si è trovato sul podio. Nutrita la presenza femminile. Il Gruppo Gries, ad esempio, ha partecipato con 14 tiratori di cui quattro donne, a cui si sono aggiunti alcuni soci accompagnatori che hanno fatto il tifo, accompagnati dal referente sport Luca Inglese. «Dalle prime edizioni ad oggi - spiega il capogruppo Mauro Vecchiati - il nostro gruppo è passato da otto partecipanti ai quattordici di oggi. E con la valida prova delle tiratrici donne, che si sono sempre distinte con punteggi di tutto rispetto, portando un ottimo contributo per la classifica finale».

Prima volta, ricca di emozione, al Trofeo dei Presidenti per l’alpina Sarah Sementilli del Gruppo Acciaierie. «Sono stata catapultata, senza nemmeno accorgermene - racconta -, sulla piazzola di tiro a sparare con la carabina. Le mani tremavano, il cuore batteva forte, ma ho ricevuto buoni insegnamenti e allora… un bel respiro profondo e via. Cinque colpi di prova e 20 di gara. Fatto. Com’è andata è andata. Poco dopo, con la pistola, è la medesima, bellissima, ma al contempo terrificante, sensazione di non essere in grado, così penso solo alle parole dei miei veci che ribadiscono sempre “l’importante l’è partecipar, e se poi ne esce fora un bicerin de bon vin l’è ancor mejo!”. Respiro e via, anche questa è andata. Non solo mi sono divertita, ma alla fine ho scoperto di esserci anche portata, non si sa mai che mi iscriva anche il prossimo anno». Finita la gara, per alpini e alpine, è tempo di chiacchiere, spuntini e bevande al bar del poligono, gestito per l'occasione dal Coordinamento Giovani Alpini di Bolzano, dove si respira una bellissima aria di fratellanza, voglia di stare insieme, prima della fatidica premiazione e ancor prima di gustare un pranzetto semplice, ma preparato con il cuore, dagli Alpini del Gruppo Piani. Dopo vari e doverosi ringraziamenti, dagli organizzatori a tutti i volontari presenti (ed erano proprio tanti ed affiatati), le premiazioni. Bravissimi tutti i partecipanti, ma come gruppo spiccano, per il terzo anno consecutivo, le “Acciaierie”, capitanati dal Capo Gruppo Paolo Massardi che riceve l’ambito il Trofeo grazie agli ottimi punteggi delle sue penne nere. «Diciamocelo - dice Sarah Sementilli -, sapere di avere contribuito in parte alla vittoria del trofeo, salendo sul podio femminile, è una grande soddisfazione». A competizione è finita, pasta al ragù per tutti e ancora un po' di tempo per stare insieme. «Ora che ho conosciuto il vero spirito degli Alpini - conclude Sarah -, posso dire che l'emozione più bella è stata sentirmi nel posto giusto al momento giusto. Non importa di che gruppo fossi, ho ricevuto supporto e spirito di unione da persone che non conoscevo, mi hanno fatto sentire in un unica grande famiglia dove non esistono giovani o veci, vincitori o vinti, ma solo persone con un cuore enorme».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.