BOLZANO

Truffa all'Inps: altri 38 indagati

Il danno provocato all'Istituto ammonterebbe a circa mezzo milione di euro



BOLZANO. L’inchiesta sui “finti disoccupati” che hanno ricevuto indebitamente il sussidio previdenziale dall’Inps si allarga e coinvolge altri 38 indagati. Tanti sono quelli, tutti altoatesini, che si rivolgevano al dipendente infedele dell’ente previdenziale Erich Mulser, per falsificare le loro posizioni e ricevere una media di 4 mila euro annui di sussidio di disoccupazione.
È il risultato del supplemento di indagini richiesto dal pm Igor Secco, nell’inchiesta che a Mulser è già costata gli arresti domiciliari, il licenziamento in tronco dall’Inps e l’imputazione per truffa aggravata, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e concussione. Ai nuovi trentotto iscritti sul registro degli indagati viene invece contestato il reato di corruzione.
E inevitabilmente cresce l’ammontare del danno recato dal “sistema Mulser” all’Inps: una prima stima dell’ammontare andato in sussidi indebiti parlava di circa 150 mila euro, mentre un conteggio aggiornato avvicina il saldo a circa mezzo milione di euro.













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