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Truffa sul web da 90.000 euro «salvato» giovane altoatesino

BOLZANO. L'acume di rivolgersi al Centro Europeo Consumatori ha salvato i risparmi di un giovane altoatesino che rischiava di bruciare 90.000 euro in una truffa internazionale architettata sul web....



BOLZANO. L'acume di rivolgersi al Centro Europeo Consumatori ha salvato i risparmi di un giovane altoatesino che rischiava di bruciare 90.000 euro in una truffa internazionale architettata sul web. Da tempo, infatti, cercava di acquistare una auto elettrica Tesla e ha iniziato a cercare offerte in internet. «Ha consultato un sito di offerte che si chiama AutoUncle trovando un annuncio per una vettura a 89.000 euro» spiega Monika Nardo, referente del Cec. Un vero affare per una macchina che ha un valore commerciale di 120.000 euro. «Il sito, a quel punto, ha rimbalzato il cliente sul portale AutoScout dove l'annuncio risultava pubblicato da un privato. Ad una prima presa di contatto, però, il venditore spiegava di essere un concessionario con sede a Lipsia in Germania. Si fornisce anche una spiegazione per un prezzo così basso: un'occasione spuntata per colpa di un cliente che non è riuscito a pagare le rate. «Nonostante la sede tedesca, però, il falso venditore spiegava come l’auto si trovasse in Norvegia. Un classico: fare riferimento ai Paesi scandinavi è tipico dei truffatori perché restituisce un'idea di integrità e rispetto delle regole». Curioso anche il metodo di pagamento suggerito: un versamento su un conto fiduciario olandese. In alternativa la possibilità di partecipare ad un'asta. «Ovviamente anche l'asta sarebbe stata a pagamento pur essendo assolutamente inventata». A quel punto però, il giovane altoatesino ha voluto vederci chiaro e ha contattato la propria banca, un rivenditore ufficiale di Tesla e il centro consumatori smascherando la truffa. «Importante diffidare sempre dagli affari facili». (a.c.)

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