Turismo libero da tossine digitali Ricerca di Unibz

Bolzano. Vacanze “digital free” per superare la dipendenza da internet e tecnologia? È una nicchia del turismo che si sta affermando e su cui il settore turistico dell’Alto Adige potrebbe puntare. La...



Bolzano. Vacanze “digital free” per superare la dipendenza da internet e tecnologia? È una nicchia del turismo che si sta affermando e su cui il settore turistico dell’Alto Adige potrebbe puntare. La Facoltà di Economia ha iniziato uno studio per capire come aiutare albergatori e comprensori turistici ad attrezzarsi meglio per affrontare questa nuova sfida. Se gli apparecchi collegati a Internet, da tablet e smartphone ecc., inizialmente avevano promesso una semplificazione dell’esistenza - facendoci risparmiare tempo per sbrigare attività tediose come fare la fila in un ufficio per ottenere un documento - ora manifestano sempre di più il loro lato oscuro. Gli psicologi parlano di “digital addiction”, di dipendenza dalle tecnologie digitali.

La Facoltà di Economia ha avviato uno studio che punta a capire come rendere più attraenti per i clienti e redditizi per gli operatori turistici locali i cosiddetti “pacchetti detox”, in cui singoli e famiglie, durante il soggiorno, sono costretti a rinunciare all’uso dei dispositivi digitali per concentrarsi di più sulla qualità delle relazioni interpersonali, centrali per l’equilibrio psico-fisico della persona. Serena Volo, docente di Marketing e Management strategico nel settore turistico alla Facoltà di Economia, è la coordinatrice della ricerca “Digital Detox Tourism: An exploratory investigation” (Turismo Digital Detox: Un’indagine esplorativa). Lo studio – svolto assieme alla prof.ssa Anna Irimiás della Corvinus University di Budapest – si trova nella fase iniziale ed è stato annunciato in questi giorni a Brunico, durante il CBTS 2019, il convegno annuale sul comportamento dei consumatori nel settore turistico, il cui tema centrale è “Le emozioni nella ricerca sul turismo”.

“Per gli hotel e i comprensori turistici è importante adattarsi alle richieste del mercato, anticipando e lanciando nuovi trend. Scommettere sulle destinazioni turistiche come luoghi in cui risvegliare emozioni e promuovere relazioni interpersonali appaganti è una strada da percorrere per innovare l’offerta”, commenta Volo. Una delle nicchie che stanno emergendo nel mercato turistico, anche in Alto Adige, è quella delle vacanze detox, pensate per aiutare gli ospiti a distaccarsi dagli apparecchi digitali cui, per ragioni anche professionali, sono continuamente agganciati. Sul territorio altoatesino, alcuni alberghi propongono già soggiorni senza wifi o tv in camera, in cui “concedersi il lusso di essere off line”.

La prima parte dello studio di Volo si è concentrata sulla mappatura dell’offerta esistente. In un secondo momento, verranno effettuate interviste con proprietari e manager degli hotel.













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