BOLZANO. Dopo aver "scippato" al capoluogo due marchi forti come Zara e H&M, l'area turistica attorno a Merano doppia quella del capoluogo. I dati presentati durante l'ultima assemblea generale di Alto Adige Marketing sono positivi per tutti i comprensori turistici: arrivi (5,7 milioni nel 2010) e pernottamenti (28,6 milioni) continuano a crescere, ma non dappertutto alla stessa velocità. Merano in questi anni ha investito molto: i giardini di Castel Trauttmansdorff, il Touriseum al loro interno, le Terme: in dieci anni la Provincia ha speso quasi duecento milioni per rilanciare la città del Passirio e i numeri degli arrivi (non sempre quelli dei bilanci, come dimostra l'hotel delle Terme) oggi le danno ragione. L'area del Meranese nel 2010 ha totalizzato 6,7 milioni di pernottamenti, quasi un quarto del totale provinciale. L'area "Bolzano-Vigneti e Dolomiti", che comprende il capoluogo, ma anche la Bassa Atesina e l'Oltradige, si è fermata a 3,1 milioni.
Il direttore di Alto Adige Marketing avverte: «Confrontare Bolzano e Merano come comprensori è difficile, perché cambia il tipo di turista: il capoluogo punta sul turismo d'affari, l'area del Meranese sul turismo del tempo libero». Verissimo, ma è anche vero che passando dai dati del comprensorio turistico a quelli comunali, Merano supera il milione di presenze mentre Bolzano si ferma a meno di 600 mila.
Dado Duzzi, presidente dell'Azienda di soggiorno di Bolzano e vicepresidente di Alto Adige Marketing, interpreta i dati in questo modo: «A Merano si è investito moltissimo per creare nuove infrastrutture turistiche. Bolzano invece è rimasta ferma: è giusto dire che il capoluogo ha un turismo diverso da quello di Merano, ma allora bisogna anche programmare di conseguenza. È da tempo che chiediamo la realizzazione di un centro congressuale in città. E da tempo chiediamo anche di migliorare la raggiungibilità, non solo con l'aeroporto ma in primo luogo attraverso collegamenti ferroviari che funzionino. Anche l'arrivo di Zara e H&M in centro storico avrà una ricaduta forte, perché fidelizza la clientela maggiormente di quanto non possa fare un centro commerciale in periferia».
Walter Meister, presidente dell'Hgv, e proprietario di un albergo proprio a Merano, spiega come l'aumento dei pernottamenti registrato in riva al Passirio sia da ricondurre in modo particolare all'aumento dei posti arrivato grazie alle Terme, «ma è anche vero - dice - che questi nuovi posti letto poi bisogna essere bravi a riempirli».
Merano ci è riuscita, Bolzano un po' meno, dice Stefan Mayr, il titolare dell'Hotel Luna e presidente degli albergatori bolzanini: «Il capoluogo ha investito negli anni scorsi col museo di Ötzi e il Messner Mountain Museum, ma per via della crisi ha subito un rallentamento dovuto alla riduzione del turismo d'affari. Provincia, Eurac, università e le stesse imprese in questo periodo hanno dovuto risparmiare: se c'è stato un rallentamento del turismo bolzanino, allora è da imputare principalmente a questo fattore».

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