Turisti nelle seconde case «Scenario che preoccupa» 

La Provincia. Kompatscher: «Il timore di noi governatori per ulteriori possibili contagi» Ancora 30 pazienti in terapia intensiva: «Se i dati non migliorano, pronti a chiudere» 



Bolzano. Prosegue il flusso di dati da Bolzano a Roma per rinegoziare la classificazione dell’Alto Adige come zona rossa. Ma è probabile che la Provincia si trovi a decidere in autonomia nel giro di pochi giorni un nuovo lockdown rigido. Il presidente Arno Kompatscher lo dice da giorni. Ieri si è confrontato con la giunta, dove come al solito si confrontano posizioni più o meno favorevoli a una serrata, con ricadute pesanti sull’economia. Ieri sono morte altre nove persone e nelle terapie intensive restano ricoverati 30 pazienti (zero ingressi rispetto al giorno prima). Giovedì scorso nelle terapie intensive i pazienti erano 21. Questo è uno dei parametri che più preoccupa, insieme al monitoraggio del valore Rt e la quota dei positivi sul totale dei testati. «Tra oggi e domani non accadrà nulla», annuncia Kompatscher, ma entro la settimana, se proseguirà il trend negativo, «dovremo intervenire».

Le seconde case

Mentre nelle vallate Emergono focolai e proseguono gli screening di massa, l’ultimo dpcm consente di raggiungere le seconde case in altre regioni. non c’è il rischio di aumentare i contagi con l’arrivo in alto adige di turisti di territori ad alto rischio? «sì, come presidenti di regioni e province autonome abbiamo chiesto di cambiare questa norma. non a caso, nella scorsa primavera questa possibilità di movimento non era garantita».

Il dialogo con Roma

Il confronto con i tecnici del ministero e del comitato tecnico scientifico è importante, anche se la provincia dovesse lasciare le regole della zona gialla. «è giusto che troviamo una chiarezza sui dati», così kompatscher. dopo la videoconferenza di lunedì, il cts ha chiesto alla asl ulteriori informazioni e dati, che verranno ora inviati a roma. «speriamo che questi ulteriori dati e la specificità dell'alto adige siano valutati e presi in considerazione, in particolare per quanto riguarda gli sviluppi futuri. non c’è nulla di politico in questo confronto» precisa kompatscher.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità