Tutti in coda per il «Corridore» 

Folla per la statua scampata all’eruzione del Vesuvio. Emozione per i tedofori guidati da Planker



BOLZANO. Mai visto così in tanti e così tutti insieme al Trevi. Decine e decine di bolzanini in fila disciplinata dall'atrio d'ingresso, su lungo le scale in attesa del taglio del nastro. Poi, quando Christian Tommasini lo ha fatto, si sono riversati intorno a lui, il "Corridore". Un giovane atleta di soli duemila anni di età, ultima residenza, la villa dei Papiri ad Ercolano. Penultima, il Mann di Napoli, il museo archeologico nazionale che l'ha prestato a Bolzano. Visto così, isolato sopra il suo piedistallo originale del primo secolo avanti Cristo, era ancora più bello che appena "spacchettato" l'altro ieri. E per spiegare il senso dell'operazione e anche lui, il bronzo, era accanto a Tommasini, Paola Rubino responsabile dell'ufficio mostre del Mann. Poi, a certificare il senso della mostra di quest'anno al Trevi "Arte e sport nel cerchio dell'arte", decine di tedofori appartenenti alle varie associazioni sportive bolzanine si sono ritrovati nell'antistante parco dei Cappuccini finalmente restituito alla socialità, dopo essere partiti da tutti i quartieri bolzanini dove esiste una struttura sportiva. Tra loro anche il campione Florian Planker, capitano della squadra di hockey, portabandiera azzurro alle Paralimpiadi di Pyeongchang.

Col "Corridore" in mostra nelle sale anche un cesto da pugile sempre del primo secolo, altri attrezzi ritrovati nella villa dopo l'eruzione del Vesuvio e la riscoperta settecentesca e un foto di Mimmo Jodice. Al piano interrato un'altra opera contemporanea, questo un prestito del Maxxi di Roma, "San Siro" di Yuri Ancarani. La mostra resterà aperta tutti i giorni escluso la domenica.

Si tiene invece oggi il primo open day per i 20 anni del Centro Trevi dedicato al tema dell’innovazione culturale. «La Ripartizione cultura – spiega il direttore dell’ufficio Luca Bizzarri – lavora da tempo a progetti che presentano tratti di innovazione anche a livello nazionale e si pongono l’obiettivo di offrire soluzioni di 'benessere relazionale' fra gli abitanti attraverso interventi a base culturale». Bizzarri fa riferimento alla rete delle botteghe di cultura a Don Bosco, al ruolo del Cohousing Rosenbach rispetto al quartiere di Oltrisarco, «alla prospettiva dell’apertura dell’edificio Ex Telefoni di Stato». Se ne parlerà oggi alle 19, sempre al Centro Culturale Trevi, con Cristina Alga (Zisa, Palermo), Valentina Laterza (per il BASE di Milano), Giovanni Petrini e Nicholas Santini (riqualificazione degli Ex Telefoni di Stato a Bolzano).

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