Uccisa da una scarica devastante

Bolzano. Si chiamava Silje Fismen, l’atleta norvegese uccisa da un fulmine sui sentieri intorno al lago San Pancrazio mentre affrontava i 121 chilometri della Ultra Skyrace, gara podistica in...


Sara Martinello


Bolzano. Si chiamava Silje Fismen, l’atleta norvegese uccisa da un fulmine sui sentieri intorno al lago San Pancrazio mentre affrontava i 121 chilometri della Ultra Skyrace, gara podistica in montagna con partenza e arrivo a Bolzano. Trasportata in elicottero al San Maurizio, non ce l’ha fatta: le verosimili ustioni interne ne avrebbero provocato la morte. Ha lasciato il marito e i due figli. Sono costernati gli organizzatori: dopo l’annullamento della premiazione, ieri, ora si valuterà l’opportunità di sopprimere la South Tyrol Ultra Skyrace.

La tragedia a quota 2200 metri.

La donna è stata colpita da un fulmine intorno alle 19.15 di sabato, mentre percorreva il sentiero Hufeisentour, un “ferro di cavallo” intorno alla val Sarentina che normalmente gli escursionisti percorrono in più tappe. Visto il temporale, appena mezz’ora prima gli organizzatori avevano comunicato l’interruzione della gara. Gli atleti erano stati fermati ad Antran, al rifugio Punta Cervina e al rifugio Kesselberg. Alcuni concorrenti però si trovavano nelle tratte intermedie, al di fuori della portata dei responsabili del controllo del percorso e in aree scarsamente coperte dalla rete cellulare. Tra loro, anche Silje Fismen. È questo il nodo che potrebbe indurre la Procura bolzanina ad aprire un fascicolo. Due atleti che al momento della disgrazia si trovavano vicino alla donna, a 2200 metri di quota, hanno riferito di aver proseguito la corsa per altri trenta minuti prima di trovare campo per chiamare il numero per le emergenze. I soccorritori del Pelikan 1 non hanno notato ustioni evidenti, sebbene abbiano subito riconosciuto gli effetti di una scarica elettrica. Non sembra che Fismen avesse riportato fratture. In stato di incoscienza, la 44enne era asistolica. Dopo averla rianimata sul posto i soccorritori l’hanno portata al San Maurizio, dove poco più tardi è deceduta.

Organizzatori sconvolti.

Non è la prima volta che l’evento deve fare i conti col maltempo. Stavolta il cielo si è fatto plumbeo verso le 18.30, dopo una giornata di cielo terso, come riferisce la Bergrettung di Sarentino. La notizia ha destato enorme sgomento tra organizzatori e addetti alla sicurezza dei partecipanti. Il marito di Silje Fismen è tornato ieri in Norvegia. «Siamo sconvolti. Ai famigliari della vittima vanno le nostre più sentite condoglianze», annuncia Josef Günther Mair, direttore del comitato organizzatore. «Ogni atleta è dotato di Gps, in modo che noi ne possiamo monitorare la posizione dai nostri schermi. Abbiamo annullato la premiazione, ora vedremo insieme al Soccorso alpino che cosa fare dell’Ultra Skyrace».













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