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Ultimi giorni al Lido, difficile fermare i “tuffi in mutande”: «Troppi maleducati»

Più di 2mila accessi al giorno. Per il divieto di fumo bisognerà aspettare l’anno prossimo. Andriollo: «Individuate quattro aree per i fumatori»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Il divieto di fumo? Ormai entrerà in vigore nel 2025. Non c'è più tempo. Ultimi giorni di tuffi al Lido - si chiude domenica 8 settembre - col Comune che continua a combattere quella che sembra una battaglia persa.  L'assessore allo sport Juri Andriollo non accetta che ci siano persone che per moda, vezzo o sfida entrino in piscina in mutande. «Stiamo parlando con i singoli che si danno a quest'arte ma non è facile convincerli. Ci scontriamo quotidianamente con arroganza e maleducazione. Questione che trovo francamente inaccettabile».

Intanto l'estate partita in ritardo, non molla. Il Lido di viale Trieste, la spiaggia dei bolzanini, conta in media più di duemila accessi al giorno. L'assessore stila un primo bilancio: «Abbiamo recuperato le prime settimane di pioggia. Siamo quasi in linea con i numeri dell'anno scorso che erano più di 119 mila accessi registrati tra il 20 maggio e il 10 settembre. A giorni vi consegneremo i dati ufficiali».

Da ricordare che nel 2023 il Comune aveva registrato un calo, circa nove mila gli accessi in meno rispetto all'anno prima.

Il bagno in biancheria intima

«Abbiamo ricevuto diverse lamentele e per questo si è deciso di intervenire», ricorda l'assessore. Il Comune ha così detto no agli slip e ai boxer in piscina. «In acqua si entra solo con il costume da bagno. Non so se sia una moda o la non conoscenza della differenza tra un indumento intimo e uno sportivo. Per noi è solo ed esclusivamente una questione di igiene».

Ma i problemi restano.

«Ho messo in campo gli street worker per avvicinare i giovani e spiegare loro che in vasca non si entra con l'intimo. Ma l'approccio non è facile. Dobbiamo educare le persone al rispetto delle regole ed al comune vivere civile ma l' atteggiamento che rimbalza troppo spesso è inaccettabile. Rispondono con arroganza e maleducazione. Resta parecchia strada da fare. Ma non torniamo indietro».

Divieto di fumo, la telenovela

Che fine ha fatto il divieto di fumo da sigaretta e anche di quella elettronica? «Ormai partiamo l'anno prossimo. Nei giorni scorsi ho effettuato un sopralluogo con i tecnici ed individuato quattro aree per fumatori. Tutte e quattro distanti dai bimbi. Penso si tratti di una soluzione che mette d'accordo tutti». Contro il divieto di fumo si erano levati altissimi gli scudi ed una raccolta di firme.

La proposta di delibera per modificare il regolamento del Lido - con lo stop al fumo passivo - era partita dai consiglieri del TeamK Matthias Cologna e Thomas Brancaglion - ed aveva trovato tutti favorevoli. Due soli voti contrari. Ad Andriollo il delicatissimo compito di piazzare i cartelli di divieto. «Dopo le proteste iniziali abbiamo trovato una soluzione e individuato quattro aree per fumatori». Soluzione - speriamo - salomonica.













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