IL DIBATTITO

Ultimo appello agli italiani «Votate o spariremo»

Il dibattito al Circolo Cittadino dominato dal rischio dell’astensione con ricadute pesanti sul consiglio e la giunta provinciale. Fronte unico sul doppio passaporto



BOLZANO. Eccoli, finalmente. Non tutti e 14 perché la Lega, di questi tempi, va dove va il capitano e se Salvini va in piazza Matteotti i padani non possono essere ubiqui e arrivare in contemporanea anche in via Grappoli.

Ma comunque: eccolo, finalmente, il “dibattito degli italiani”. Quello che mancava, che è sempre mancato in questa campagna tossicchiante e che ha preso forma a due giorni dal voto al “Cittadino”. Stretti stretti, pochi minuti a testa (“perché altrimenti facciamo notte” ha sorriso Alberto Faustini, il direttore dell'Alto Adige che lo moderava) ma si sono parlati e si sono mostrati insieme, i candidati. Come non era stato quasi mai possibile.

Per dire? Soprattutto che occorre andare a votare. La quale è questione tutt'altro che peregrina visto che, secondo i calcoli di un politologo come Günther Pallaver, «l'astensione italiana vale almeno tre consiglieri in meno». Consiglieri italiani, s'intende. E che basterebbe solo questo dato per capire un poco di più del disagio italiano.

Dopo le dichiarazioni programmatiche dei singoli, la domanda di Faustini sul doppio passaporto che mette tutti d'accordo, tranne i Freiheitlichen, gli unici a volere riconosciuti i diritti “della minoranza austriaca di sentirsi tale”, e con la Svp "a fare melina": «Non è il momento, è una questione che mina la convivenza, dunque, stiamo attenti».













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