Un 40enne aggredisce a calci il portiere di notte del«Laurin» 

In centro storico. La vittima, un pachistano di 58 anni, ha riportato la lesione del setto nasale: è ricoverato a Merano L’uomo era entrato con la scusa di scaldarsi un po’. Quando gli è stato detto di andarsene, ha dato in escandescenze



Bolzano. È un quarantenne venostano - conosciuto dalle forze dell’ordine per piccoli precedenti - l’uomo che, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha aggredito a calci e pugni il portiere di notte del Parkhotel Laurin. La vittima Mohammad Imtiaz Syed, 58 anni pachistano, è ricoverato all’ospedale di Merano dove, nella mattinata di ieri, è stato sottoposto ad un intervento al setto nasale.

La brutale aggressione è stata ripresa dalle telecamere dello storico albergo di via Laurino: il video racconta di attimi di violenza e paura. Il portiere ha cercato di difendersi e poi è scappato. «Altrimenti - ha raccontato - mi avrebbe ammazzato».

L’aggressione

Tutto è iniziato intorno alle 2.30, nella notte tra mercoledì e giovedì, quando ha chiuso il bar dell’hotel e il portiere ha chiamato un taxi per una collaboratrice che tornava a casa.

Mohammad Imtiaz Syed era solo quando è suonato il campanello: al citofono dell’ingresso principale un uomo che diceva di chiamarsi Thomas e chiedeva una stanza.

«Gli ho risposto che eravamo al completo - ha spiegato la vittima - ma lui ha insistito: aveva freddo e mi ha chiesto di poter entrare. Io gli ho detto di sì, solo però per qualche minuto».

L’uomo è entrato e quando - dopo qualche minuto - si è sentito dire che avrebbe dovuto andarsene, ha cominciato ad innervosirsi. «Ho chiamato il 112 - ha raccontato il portiere - e ha dato in escandescenze».

In preda al panico Mohammad è scappato, ma l’altro lo ha inseguito, lo ha spinto, scaraventandolo a terra, dove lo ha preso a calci. Quindi l’aggressore è rientrato in albergo, dove lo hanno trovato gli agenti delle due Volanti intervenute sul posto. Al momento, nei confronti del venostano non sono stati presi provvedimenti: gli agenti della Volante, intervenuti sul posto, lo hanno identificato, accertando che non era in preda ai fumi dell’alcol. L’episodio è stato segnalato alla Procura.

L’operazione al setto nasale

La legge prevede che in caso di lesioni personali, se la prognosi non è superiore ai 20 giorni, il reato è punibile solo a querela della persona offesa. Il primo referto medico è di 20 giorni, ma - dopo l’intervento di ieri per ricomporre la frattura del setto nasale - la prognosi è destinata a peggiorare e quindi si procederà d’ufficio.

«In cento anni di storia nel nostro albergo non è mai successo nulla - dice Franz Staffler, imprenditore bolzanino proprietario dello storico albergo del centro storico -. Purtroppo, quanto accaduto l’altra notte, è gravissimo. Mohammad è un nostro collaboratore dal ’96. Una persona di fiducia. Faremo denuncia, ovviamente».















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