Un corteo di Abarth per l’ultimo saluto ad Alex «Skikky»

L’iniziativa è del Club Dolomiti di cui Radicchi faceva parte Domani a Laives i funerali del giovane morto in moto


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Hanno già preparato l’adesivo da mettere sulle macchine: c’è una Abarth stilizzata e sopra la scritta “Ciao Skikky” come gli amici chiamavano Alex, accorciando e riempiendo di “k” il cognome Radicchi. Per salutare il giovane di Pineta - meccanico-collaudatore dell’Iveco, figlio di Romolo, sindacalista della Fiom/Cgil, morto a 26 anni lunedì sera per le conseguenze di un tragico incidente in moto avvenuto nel pomeriggio di domenica sul Circuito di Cremona - gli amici dell’ Abarth Club Dolomiti si ritroveranno domani alle 14.30 al cimitero di Laives per l’ultimo saluto: arriveranno a bordo delle Abarth.

«Il suo primo amore - ricorda Dennis Dall’Osto, uno dei quattro amici che nel finesettimana erano a Cremona con Alex per una giornata di prove libere in pista - è stata proprio questa macchina: tutta bianca con i cerchioni e le scritte verdi, il colore della Kawasaki, l’altra sua passione».

Ma l’attrazione fatale per il rombo di macchine e moto era in realtà per Alex, come per gli altri giovani, l’occasione per stare insieme e costruire nuove amicizie. «Mi hanno telefonato - dice Michael Maiero che cura la pagina facebook dell’Abarth Club Dolomiti - anche persone che l’Abarth non ce l’hanno neppure più, ma hanno conosciuto Alex e al funerale vogliono esserci».

La vita di Radicchi è stata tutta contrassegnata dalla musica - quella dei motori (che per chi non li ama in realtà è solo rumore) - e quella della sua band: gli «Skarn» di cui era il batterista.

Domani ai funerali ci saranno entrambi questi mondi. «Da tanti anni ormai - dice Massimiliano Galli del Music Club di Egna - gli Skarn chiudono con straordinaria energia il nostro show: “Stasera mi butto”. Spesso secondi, non hanno mai vinto. Ma ogni anno erano lì, e Alex era il primo per entusiasmo, allegria, professionalità. Non gli importava vincere, gli importava suonare: era quello allegro e entusiasta. Lo stesso entusiasmo, la stessa allegria che ha portato nel nostro Club il padre di Alex, Romolo. Da anni ormai è lui una delle anime del Music Club: infaticabile e generoso, un autentico trascinatore». Era stato proprio in occasione di un’edizione di “Stasera mi butto” che Alex si era innamorato di Stephanie Donegà, cantante solista, che domenica era sulla terrazza della Circuito di Cremona a fare il tifo per lui.

L’altra sera i tre musicisti degli “Skarn” - Manuel, Francesco e Leonardo - hanno portato ai genitori le bacchette di Alex. «Lunedì - ricorda Francesco Montanile, chitarra solista del gruppo e collega all’Iveco - lo aspettavamo a Laives, per le prove. Non arrivava e non rispondeva al cellulare. Poi abbiamo saputo e ancora non riusciamo a crederci. Con lui abbiamo fatto l’ultimo video “Veleno”, che si può vedere su YouTube, e avevamo appena finito di girare “Tempesta di sabbia”che sarà pronto per la fine dell’anno: glielo dedicheremo».

Nel pomeriggio, nella cappella del cimitero di Laives, verrà aperta la camera ardente.













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