Un «corto» per raccontare Bolzano

Due giorni per girare un piccolo film sulla città. Il migliore vince 1.500 euro


di Inrica Tudor


BOLZANO. Dal 22 al 24 settembre Bolzano - il centro storico, ma anche i quartieri e gli angoli più nascosti della città - farà da protagonista ai cortometraggi dei candidati al short film contest "Bolzano in 48H".

Chiunque, residenti e non, studenti, professionisti o amatori di cinema, versando la quota di 50 euro, definita dal direttore artistico Giuseppe Zampella «una forma di selezione», potrà iscriversi entro il 17 settembre (la data è stata da poco posticipata di 7 giorni, per dare più tempo ai potenziali partecipanti di lavorare ai loro progetti). I direttori artistici (Giuseppe Zampella, Valentina Parisi e Lucia Invernizzi) sottolineano la loro attenzione alla libertà creativa ed espressiva: la scelta del genere del film è in mano ai registi, che in 48 ore dovranno realizzare il corto (della durata compresa tra 1 e 8 minuti) dall'ideazione alla post-produzione. Ci saranno, però, dei "paletti", ossia degli spunti da rispettare: il primo è una location - diversa per ogni squadra partecipante - che dovrà essere presente in almeno una scena, il secondo è un oggetto che dovrà ricoprire un ruolo determinante e il terzo è una linea di dialogo che dovrà essere inserita nel film, gli ultimi due "spunti" saranno uguali per tutte le troupe.

I vincitori, proclamati da una giuria di esperti formata da Marina Spada, Alessandro Rossetto e Caterina Vertova, avranno in palio un premio del valore di 1500 euro.

Verranno assegnati inoltre il "Premio Miglior Corto Turistico" del valore di 1000 euro, da un referente dell'azienda di soggiorno e turismo di Bolzano e, infine, l'"IDM Film Mentoring prize", assegnato da IDM Film Commission Alto Adige, un premio del valore di 1000 euro per un mentoring nell'ambito che più rispecchia la passione cinematografica del vincitore.

Alla presentazione del concorso l'assessore alla cultura Sandro Repetto evidenzia che questo progetto è una bella occasione per "raccontare la Bolzano vera, viva e pulsante: non quella virtuale e strumentalizzata che sta passando sui social media e neanche quella dei discorsi da bar." E ribadisce "l'impegno del comune nei confronti di ogni forma di cultura".













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