Un’intera città commossa per l’addio a Scaldaferro

Ieri l’ultimo saluto al “Signore della montagna” morto giovedì scorso a 103 anni Accanto alla bara, amici, membri di Cai e Ana ma non rappresentanti del Comune


di Ezio Danieli


MERANO. In tanti hanno accompagnato ieri Giovanni Nane Scaldaferro nella sua ultima "camminata". Non in montagna, come Nane era solito fare. Ma verso la tomba di famiglia al cimitero di via San Giuseppe, dove il mitico alpinista, deceduto giovedì all'invidiabile età di 103 anni, ora riposa. Per sempre.

È stato un addio semplice ma denso di commozione, come la vita di questo straordinario personaggio che tanto ha dato alla montagna prima e poi anche alla città. E gli amici hanno voluto partecipare all’addio a Nane, che meritava, per l'ultimo saluto, anche la presenza ufficiale del Comune. Un'occasione perduta da parte degli amministratori.

La messa in suffragio è stata celebrata da don Gabriele Pedrotti, che ha definito Nane un uomo semplice, capace di dialogare con tutti, grande appassionato di montagna intesa come casa del Padre. Sulla bara , coperta con la bandiera del Cai, anche la piccozza che Nane era solito portare con sé. Davanti al feretro, una foto di Scaldaferro impegnato in una delle tante camminate in montagna.

A fianco della bara, Emilia Angeli compagna di tante camminate, Franz Pixner che era stato il pilota dei voli di parapendio con cui Nane era solito festeggiare i compleanni e alcuni componenti del gruppo di escursionismo del Cai. Ai lati del celebrante gli uomini in divisa del soccorso alpino - cui Nane aveva dato un contributo determinante - e dalla parte opposta il coro Ana di Merano che ha eseguito, durante la messa una serie di canti fra cui la struggente "Signore delle cime", l'autentica poesia scritta da Bepi De Marzi. Poi tanta gente: esponenti del Cai meranese e provinciale, appassionati della montagna e soprattutto i tanti amici che Nane ha lasciato e che erano ancora increduli del fatto che il "signore della montagna" se ne fosse andato.

Erano pronti a festeggiarlo, al compleanno, la settimana scorsa. Ma Nane, che già stava male e non riusciva tra l'altro né camminare né a parlare, se n'è andato prima di bere l'ultimo sorso di vino in compagnia di chi gli voleva bene e voleva stargli a fianco un’altra volta. Al cimitero di via San Giuseppe, con i suoi due nipoti, Nane ha avuto l'ultimo saluto con un grazie pronunciato da uno dei suoi tanti amici. "Ora sei in paradiso dove continuerai a camminare, anche se lassù le montagne sono meno impegnative. Aspettaci, prima o poi arriveremo anche noi”.

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