Un nuovo polo culturale nella Casa della Pesa

Il progetto dell’architetto Piller al vaglio del Fondazione Cassa di Risparmio Caffé, sale per concerti, spazi per mostre e associazioni, e dehors sulla piazza



BOLZANO. La Casa della Pesa sono mesi che sta sospesa nel limbo del possibile. È la più vecchia di Bolzano. Vicino ci sono le antiche mura della città-mercato e, davanti, una piazza, quella del Grano, che era stata per anni la prima del centro e adesso soffre il fatto di essere solo di passaggio. Sospesa tra progetti irrealizzati (per tempi non maturi) e irrealizzabili (per costi troppo alti) e, ultimi, per gli appetiti dei vicini dei Portici, i "Laubenkönig". Ora non più. Il cda della Fondazione Cassa di Risparmio sta decidendo sul via libera ad un progetto che la libererà di molti suoi pesi. Wolfgang "Wolfi" Piller, l'architetto che aveva già partecipato al concorso di idee per farne una "Fotohaus", ha ripreso in mano i suoi lucidi e l'ha ridestinata. La Fondazione, che ha acquistato la Casa dal Comune, deciderà tra pochi giorni. Il futuro è un centro di gravità permanente della cultura e dei festival bolzanini, un caffè letterario, una cantina per concerti e salotti musicali, uffici per associazioni, luogo di sinergie tra i grandi eventi bolzanini. «Una rete di eccellenze della città», la definisce Klaus Widmann, membro del cda della Fondazione che ha presentato il progetto in consiglio. La chiave d'accesso per il via libera nel cda? Nessun costo aggiuntivo, autofinanziamento da parte delle associazioni, promozioni, ricavi dalla ristorazione e dalle mostre temporanee, shop in stile museale. Ma soprattutto una cosa: i cilindri per il motore ci sono già. E si tratta di chi è in lista d'attesa per entrarci: il Festival Bolzano, i Filmtage del vicino Capitol-Filmclub, le tre cooperative culturali riunitesi sotto il logo Weighstation (Fotoforum, Coop 19 e Leitmotiv) e poi l'Associazione artisti sudtirolesi, il Künstlerbund. E ancora, gli uffici e gli eventi del Busoni, del Bolzano Jazz Festival, di Antiqua. In sostanza: musica, arte, associazionismo, letteratura, cinema, cultura, ecco cosa entrerà nella casa della Pesa. La ristrutturazione dell'architetto Piller ha disegnato la definitiva suddivisione degli spazi. Con un caffè sui due lati del piano terreno, una cantina per eventi musicali, spazi di passaggio per le mostre temporanee, gli uffici delle associazioni, interi piani dedicati a co-working, start-up, giovani artisti, meetings room. Le associazioni sono pronte, perché non avrebbero costi aggiuntivi: semplicemente pagherebbero uno quota nella Casa della Pesa invece che nelle sistemazioni che hanno attualmente. E poi, non ultimo, l'aspetto urbano. E urbanistico. La piazza oggi, è un suk. Tra banchetti improbabili, passaggi, iniziative estemporanee, esposizioni non omogenee. Sarà invece circondata da tavolini eleganti, connessi all'edificio. I costi per la ristrutturazione, poco più di due milioni di euro, sono stati già messi in bilancio ma la nuova casa sarà anche fonte di reddito per la Fondazione, per la quale è stata prevista una formula economico-finanziaria che le consentirà di mantenere uno stretto controllo sulla gestione. (p.ca.)













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