«Un Pd più forte, senza falsi ricatti all’Svp»

BOLZANO. Alessandro Huber a 30 anni viene considerato un giovane candidato per il Pd. Sebastian Kurz a 31 anni si appresta a guidare il governo austriaco. «Spero di essere all’altezza, ma me la...



BOLZANO. Alessandro Huber a 30 anni viene considerato un giovane candidato per il Pd. Sebastian Kurz a 31 anni si appresta a guidare il governo austriaco. «Spero di essere all’altezza, ma me la gioco», dice Huber.

Perché iscritti ed elettori dovrebbero scegliere lei come segretario del Pd?

«Il mio obiettivo è il rilancio del Pd, partendo dal territorio.Lavorare per una società moderna, con il Pd protagonista di questo processo. Un Pd più protagonista, direi».

Lei ha avuto gioco facile, grazie a una famiglia mistilingue. Favorevole alla scuola plurilingue?

«Sì alla scuola plurilingue facoltativa. Attenzione però, non va vista come il fine ultimo. Ci sono mille cose da fare e una di queste è la scuola plurilingue. Le lingue devono essere lo strumento per un Alto Adige casa di tutti».

Lei è il candidato della maggioranza, sostenuto dai big Costa e Tommasini. Non rischia di essere troppo condizionato?

«Del tipo che sarei un burattino? Sarebbe un pensiero cattivo. Certo che sono sostenuto dalla mozione Renzi e Orlando, importante perché credo nel collegamento nazionale. Se diventerò segretario, il mio incarico sarà condizionato dal lavoro di squadra con le persone che ci sono e quelle che vorranno avvicinarsi a un Pd rinnovato. E alla fine credo di essere in grado di fare sintesi».

L’anima più centrista del Pd sperava in un’altra candidatura. Lei viene visto come «troppo» di sinistra.

«Quelli di sinistra mi giudicano troppo moderato. Quelli di centro, temono che sia troppo a sinistra. Il punto è che sono un nativo del Pd, non provengo da esperienze precedenti. Direi di guardare al futuro e ai temi».

Con lei segretario come sarebbero i rapporti con la Svp? Qualcosa da dire sulla situazione attuale?

«Serve un Pd più forte. In politica ciò significa, che servono più voti. Se ce la faremo, ciò gioverà a tutto il sistema Alto Adige. Il governo della nostra provincia è positivo. In Comune a Bolzano il rapporto con la Svp è buono, come del resto con i Verdi e le civiche. Non sono uno che dice alla Svp cosa dovrebbe fare, non batto per finta i pugni sul tavolo in casa d’altri».

No?

«Il Pd ha una vocazione di governo e governa con la Svp, avendo i propri punti saldi. La vedo così, altrimenti si lascia campo libero a destra e populismo. Faccio politica per cambiare le cose, non per ricattare».

Il Pd è stato quasi silente sulla morte di Adan, il tredicenne curdo iracheno. E l’assessore Tommasini ha difeso l’assessora Stocker. Cosa ne pensa?

«Ciò che ha pesato è stata la morte allucinante di un ragazzino in una terra ricca come la nostra. Va rivisto il sistema di accoglienza e di ripartizione delle presenze dei richiedenti asilo sul territorio. Non siamo scesi in piazza, ma ci siamo attivati subito per cambiare le cose. Bolzano ha acquistato un edificio per l’emergenza freddo, tutti facciano la propria parte».

Cosa pensa dello sfidante Staffler?

«Non mi piace l’atteggiamento grillino. Il Pd va rilanciato, non distrutto. Mi aspetto una bella sfida sui contenuti». (fr.g.)

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