trasporti

Una funivia «high-tech» per l’Oltradige

La soluzione innovativa: motori lineari montati sopra le cabine. Caramaschi: dobbiamo risolvere il problema pendolari


di Davide Pasquali


BOLZANO. Alcuni tecnici comunali sono ancora fermi al concetto, assai rigido e costoso, di tram; la Provincia preme per il Metrobus, che a tanti bolzanini non pare la panacea; e intanto la giunta comunale si guarda attorno, perché il problema dei 22 mila pendolari quotidiani dall’Oltradige va pur risolto. Come dice Renzo Caramaschi, «non importa se sarà la soluzione A, B o C, ma dobbiamo risolvere una volta per tutte, per liberar la città dal traffico». E così alla giunta comunale, su proposta dello stesso sindaco a cui il progetto piace parecchio, è stata presentata una soluzione innovativa, tutta altoatesina: una funivia aerea basata su un nuovo sistema di trazione detto a motori lineari su funi. Niente stazioni a valle e a monte, niente fune traente, solo le funi portanti. I motori - elettrici, generano trazione magnetica, silenziosi e privi di vibrazioni - stanno sopra le cabine, direttamente nelle ruote.

Studio teorico e pratica. Il progetto è stato elaborato da Skybus Network, una srl sudtirolese costituita da 23 professionisti coordinati dall’ingegner Karl Trojer di Terlano. I brevetti sono già stati registrati e depositati. Lo studio teorico dei motori lineari, innovativo a livello internazionale, è stato agevolato dalla Provincia. Elaborato nel 2014/15 in collaborazione con l’azienda germanica Wi-Tech Engineering e con i ricercatori dell’università di Braunschweig, è in fase di richiesta di finanziamento da parte della Provincia come start-up: l’anno prossimo, a Trodena, al costo di 2,4 milioni di euro verrà costruito il primo prototipo grazie alla Seik srl, 25 dipendenti, uno dei leader mondiali nella realizzazione di teleferiche. Con l’occasione, la cabina a motori lineari verrà certificata CE dalla Tüv di Monaco; il tutto si ritiene entro il 2017. Intanto, con la direzione di Trauttmansdorff si sta studiando la realizzazione, nel 2018-19, del primo progetto pilota: un impianto perimetrale, apertamente sostenuto dal direttore dell’ufficio impianti a fune della Provincia, per far ammirare i giardini dall’alto e a chi ha difficoltà di deambulazione: 7 stazioni, 7,4 milioni di euro, il 70% finanziato dall’Ue.

Una cabina al minuto. Numerosi i progetti a cui si sta pensando, compreso quello per la Gardena e i passi dolomitici. Al capoluogo, però, interessa quello per l’Oltradige: 16 km di sviluppo lineare, 8 stazioni Express più 9 normali, 35 persone a cabina, dalle 100 alle 200 cabine totali, per una portata oraria da 2100 a 4200 persone. Al di là dei vari dati tecnici, la vera sciccheria sarebbe questa: una cabina ogni minuto. Ossia, niente attese. (Per dire, col tram si attenderebbe un quarto d’ora fra una corsa e l’altra, per non parlare del Metrobus). Il viaggio puro durerebbe 33 minuti, dal Lago di Caldaro fino a Bolzano. Con fermate - a richiesta - in otto stazioni durerebbe 40 minuti. I costi: da 120 milioni (con portata oraria di 2100 persone) a 170 milioni (con portata oraria da 4200 persone). In città i piloni verrebbero posizionati ogni 350 metri - la distanza ideale delle fermate del trasporto pubblico - con basso impatto su ambiente e paesaggio. I piloni sarebbero alti 19 metri, il fondo delle cabine passerebbe a 11 metri da terra, l’entrata pedonale sarebbe a 12 metri di altezza, raggiungibile con ascensori posti all’interno dei singoli piloni-fermata.

I vantaggi. Come spiega l’ingegner Trojer, i singoli veicoli Skybus - ossia i bus volanti - sono semoventi, indipendenti; si fermano e ripartono per così dire quando vogliono; funzionano in automatico grazie a sistemi digitali innovativi, in grado di intercettare pericoli dall’esterno, come quelli già montati, per gestire situazioni assai più complesse, sulle auto di ultima generazione. Viaggiano su funi portanti fisse, senza rumorose traenti e senza personale di accompagnamento. Soprattutto, e banalizzando: contrariamente alle normali funivie possono fare le curve. Sono utilizzabili su tracciati di qualsiasi genere con pendenze, curve, incroci, sopra strade e piazze, campagne, valli e fiumi, sottopassaggi in tunnel. Le stazioni possono essere posizionate a seconda del fabbisogno. Si possono creare treni fino a 5 skybus accoppiati con portate orarie fino a 10.500 persone. La velocità di crociera può arrivare a 12 metri al secondo, ossia 43,2 km/h. La frequenza dei veicoli è user-friendly: ogni minuto arriva e parte un veicolo. «Nessuna attesa, nessun ritardo, massima puntualità». Inoltre, le operazioni di salvataggio sono sicure e rapide. La movimentazione con motori lineari elettrici è di basso consumo energetico, senza alcuna emissione nell’ambiente e con inquinamento acustico minimo e non paragonabile a quello di una normale funivia. L’impatto visivo sarebbe limitato, i tempi di realizzazione brevi (circa tre anni). Buono è anche che il sistema è costruibile a lotti prioritari, parziali, in pieno funzionamento. Ossia, è ampliabile a piacere. Anche i costi di esercizio sarebbero relativamente bassi.

Bolzano- Lago di Caldaro: lo Skybus Network sostiene di essere in grado di partire operativamente nel 2020. Si potrebbero scegliere diversi tragitti, per esempio questo: stazione FFSS-piazza Verdi-via Marconi-viale Druso-ponte Adige-Frangarto-San Paolo (non raggiungibile col tram)-San Michele Appiano-Caldaro-Lago. Ma si potrebbe anche utilizzare un’altra soluzione: Stazione-lungo Isarco-ponte Resia-via Resia-ponte Adige ecc.

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