Una rete idrica al servizio dei masi di La Costa

Sei piccoli serbatoi riforniranno l’area in cui abitano circa settanta persone Nei 2 milioni di spesa è compresa anche la posa delle condutture della fibra ottica


di Bruno Canali


LAIVES. Dopo anni di attesa, prende il via la pratica relativa alla realizzazione di una rete idrica che servirà La Costa, dove abitano circa settanta persone sparse nei masi. La giunta comunale ha approvato il via a una procedura aperta per i servizi tecnici per realizzare la rete idrica e antincendio, abbinata alla posa della rete in fibra ottica e ai lavori di allontanamento delle acque dalla zona di tutela attorno alle sorgenti Unterosser e Weingartner.

La modifica del Piano urbanistico comunale per inserire quest’opera era già stata approvata dal consiglio comunale un anno fa circa e adesso è arrivato il momento di indire la gara per la realizzazione del progetto esecutivo, cosa che farà l’apposita Agenzia provinciale per gli appalti.

Ed è soddisfatto il vice sindaco Giovanni Seppi, anche perché questo progetto era caldeggiato fin dalla campagna elettorale dalla Svp di Laives, nella consapevolezza che occorresse intervenire a La Costa per risolvere un problema sentito da tempo. "In questo periodo il problema dell’approvvigionamento idrico lassù si è aggravato - spiega Seppi - e siamo accanto al Colle di Bolzano, che ha analoghi problemi di carenza idrica. Però, se al Colle esiste comunque un vecchio acquedotto che viene rifornito con autobotti, a La Costa non abbiamo niente di tutto questo e quindi, quando si verifica un periodo secco come quello attuale, il rifornimento di acqua potabile diventa un grosso problema per tutti i residenti”.

Tecnicamente, nella zona montana di La Costa verranno costruiti 6 piccoli serbatoi che serviranno per distribuire l’acqua potabile nella ventina di masi sparsi. L’acqua in questo caso arriverà da una delle due sorgenti che il Comune ha in quella zona, la Unterosser, dalla quale sgorgano quattro litri al secondo di ottima acqua potabile: un litro verrà deviato in futuro proprio per dissetare gli abitanti di La Costa.

La spesa prevista si aggira attorno ai 2 milioni di euro (somma comprensiva della posa di condutture per la fibra ottica e deviazione delle acque reflue dalle zone delle sorgenti) e per interventi come questo la Provincia dovrebbe intervenire con un finanziamento dell’80% sui capitoli delle opere per le zone di montagna, mentre per la fibra ottica ci sarà il fondo di rotazione speciale.

Perché si sia scelto di costruire 6 piccoli serbatoi invece che uno soltanto è presto detto: intanto, con serbatoi piccoli, anche il ristagno dell’acqua all’interno è minore e questo garantisce più purezza perché il consumo e il carico è costante. In secondo luogo, con serbatoi più piccoli servono anche pompe meno potenti per caricare l’acqua e tubazioni con diametri ridotti, il tutto a vantaggio anche di un notevole risparmio energetico.

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