Una strada maledetta: tre croci in due mesi

In ottobre i due precedenti che costarono la vita a Michael Göller ed Arnold Dellagiacoma



Non c’è pace per la Strada del Vino che negli ultimi due mesi si è trasformata in uno dei tratti più pericolosi di tutta la rete provinciale. Omar Masiero, purtroppo, è la terza vittima che si registra su questo tracciato da ottobre ad oggi.

Lo scorso 15 ottobre, infatti, a perdere la vita fu il diciottenne elettricista di San Paolo Michael Göller. Il ragazzo rimase vittima di un frontale contro un Audi A3, mentre era al volante della sua Peugeot poco dopo la rotonda del Pillhof. Anche in quel caso il decesso avvenne sul colpo. Tra i soccorritori intervenuti dopo lo schianto notturno c'era anche il padre, pompiere volontario, che non si aspettava di trovarsi di fronte il dramma del figlio senza vita.

Due giorni dopo il destino ha voluto che a morire lungo la stessa strada statale fosse Arnold Dellagiacoma di 86 anni, dirigente della banda musicale di Appiano. Anche in questo caso si trattò di un incidente frontale tra una Mercedes e una Volkswagen Touran . L'impatto, però, avvenne di giorno.

Ciclicamente, dunque, si riaccende la discussione sulla necessità di intervenire per diminuire la velocità delle auto che transitano lungo la strada statale 42. Il limite in alcuni punti è di 90 chilometri orari, ma soprattutto la sera c’è chi viaggia a velocità decisamente più sostenuta. Come ha confermato il sindaco di Appiano Wilfried Trettl: «La strada è larga, c’è una buona visibilità, ma purtroppo sono in troppi a correre mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri utenti della strada».

Lo schianto più grave risale peraltro al 18 dicembre 2010. Il bilancio, all’epoca, fu di un morto e 16 feriti. E anche in quel caso la causa fu la velocità eccessiva del guidatore. Sebastian Zöbisach, 31 anni, era alla guida di una Nissan Gt 3700 a benzina (con oltre 400 cavalli) e – più o meno nello stesso punto in cui perse la vita ad ottobre Michael Göller – ha centrato un bus di linea della Sad diretto da Appiano a Bolzano. All’epoca, quando i primi soccorritori arrivarono sul posto - circa 200 metri dopo la rotatoria di Pillhof, nella frazione di Frangarto - il contachilometri dell’auto sportiva era fermo a 130 chilometri orari.

Per questo diventa ancora più importante quale sia esattamente la causa dell’incidente dell’altra notte. (a.c.)

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