Vaccini, è già dietrofront Stocker: addio alle multe 

Così l’assessora dopo l’insediamento della ministra grillina contraria all’obbligo «Da Roma avevamo ricevuto un regolamento che non è mai stato definitivo»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. «Non abbiamo fatto e non faremo nessuna multa. Voglio che sia molto chiaro». Martha Stocker, assessore alla sanità, non perde tempo ed a poche ore dall’insediamento del nuovo ministro della salute - Giulia Grillo, 42 anni, catanese, grillina, da sempre schierata contro l’obbligo di vaccinazione - fa sapere che in Alto Adige nessuna famiglia pagherà sanzioni per non aver fatto vaccinare i figli. Una manna il nuovo governo per l’Svp che si prepara alle elezioni di ottobre e che da mesi è alle prese con la rivolta no-vax nelle valli e con le 15.114 firme raccolte contro l’obbligo da Andreas Pöder (Bürger Union). Adesso però si cambia. Il contratto Lega-M5S interviene - infatti - in merito ai vaccini auspicando un superamento del decreto Lorenzin, in particolare nella parte riguardante il mancato accesso negli asilo e nelle scuole per l'infanzia di quei bambini non in regola con le vaccinazioni. Nel corso del 2017, i 5 stelle avevano inoltre presentato una proposta di legge a prima firma Taverna che proponeva il ritorno a sole 4 vaccinazioni obbligatorie lasciando le altre come raccomandate. In attesa di capire le novità l’Alto Adige annuncia lo stop alle possibili sanzioni. Resta da capire come mai visto che la delibera della giunta provinciale nr. 1405 del 12 dicembre 2017 recita testuale che «da luglio 2018 tutti i bambini che fino a tale data non sono stati vaccinati saranno segnalati dall’Asl all’Ufficio provinciale prevenzione e sanità pubblica che emetterà a carico dei genitori dei bambini tra 0–16 anni un’ordinanza di pagamento (la multa). Inoltre saranno segnalati dall’Azienda i bambini tra 0-6 anni, che fino a luglio 2018 non sono stati vaccinati, alla direzione dei servizi educativi per l'infanzia pubblici o privati e delle scuole per l'infanzia da loro frequentati, che procederanno secondo la normativa vigente». E la normativa vigente parla di esclusione. In soldoni la delibera prevede da luglio 2018 in poi multe da 100 a 500 euro per i genitori inadempienti ed in seguito le prime esclusioni da nidi e scuole materne (ricordiamo che all’ultima rilevazione erano in tutto 1.178 i giovanissimi altoatesini 0-16 anni che frequentavano le scuole italiane ancora non vaccinati. Dato che sale a più di ventimila per le scuole tedesche). Stocker conosce molto bene la delibera ma blocca tutto: «Il ministero non ci ha mai detto come muoverci. Non abbiamo mai fatto pagare multe e non lo faremo certo neanche adesso». Come dire che cambiata l’aria e cambiato ministro - che si è dichiarato contro l’obbligo - non ci sarà nessuna sanzione ed esclusione. Ma come va l’Alto Adige a proposito di vaccini? Se la copertura vaccinale a livello nazionale resta leggermente sotto la soglia, considerata ottimale, del 94,5% è colpa anche dell’Alto Adige che si ferma all’85,8%. Peggiore di tutti Friuli (90,4%) e la Sicilia (91,3%). L’ex ministro della salute, Beatrice Lorenzin, a proposito di Alto Adige ha sempre parlato di una provincia contadina. «A Bolzano - aveva detto - abbiamo un grosso problema perché la realtà - più rurale che altrove - mantiene una grandissima diffidenza nei confronti delle vaccinazioni e, in generale, rispetto alla medicina. Abbiamo lavorato con l’Asl per aiutare realtà più chiuse ad accettare il metodo scientifico. Purtroppo in contesti come questi si confonde una scelta identitaria di tipo politico con una scelta sulle vaccinazioni che di politico non ha nulla, si tratta solo di salute pubblica».













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