«Vado e gli sparo», ma lo fermano

Barese bloccato al Brennero con una Beretta. Voleva regolare i conti col fratello



BOLZANO. È partito da Bologna per raggiungere il fratello in Germania. Lo scopo? «Regolare i conti», come ha ammesso alla polizia che lo ha bloccato poco prima che espatriasse in Austria. Con sé portava una pistola automatica Beretta, nel caricatore quindici proiettili, tre dei quali parabellum, ossia proibiti. Sua moglie però, preoccupata, per evitare il peggio ha avvertito il cognato, e questi, ossia la potenziale vittima, senza pensarci due volte ha subito allertato la polizia. A fermare il malintenzionato sono stati, a pochi chilometri dal confine, gli uomini del commissariato del Brennero.

Tutto è accaduto nei giorni scorsi: alla centrale operativa della polizia arriva una telefonata dall’estero, per la precisione dalla Germania. «Mio fratello - spiega un uomo all’altro capo del telefono - è in viaggio lungo l’autostrada del Brennero all’altezza di Verona, a bordo di una Ford Galaxy di colore grigio scuro. Sua moglie mi ha avvertito: si è offeso dopo un litigio, ora vuole regolare i conti con me». Ai poliziotti viene inoltre spiegato che il soggetto in questione, barese di origine, con precedenti generici di polizia a carico, è davvero molto agitato, nonché, di natura, particolarmente irascibile. «Probabilmente - conclude il fratello - è pure armato di pistola». È la moglie ad aver fornito, e in seguito a confermare alla polizia, questo particolare: la cassaforte di casa, dove veniva custodita l’arma in questione, è rimasta vuota. Il barese possiede regolare porto d’armi, ma esclusivamente ad uso sportivo: ossia, la pistola se la può portare a spasso soltanto quando si reca al poligono di tiro.

Ovviamente, vista la situazione, la questura reagisce con prontezza. Immediatamente vengono allertate le volanti e il commissariato del Brennero. Grazie al numero di cellulare del barese, fornito dai parenti, viene localizzata la “cellula” con la posizione dell’auto. Le indicazioni però sono ancora troppo imprecise: l’area individuata va da Ceves, in alta val d’Isarco, fino al passo del Brennero. Con l’ausilio di internet e di un programma speciale, dove vengono inserite le coordinate numeriche della cellula telefonica, i tecnici informatici della polizia riescono a calcolare meglio la posizione: la Ford, nel frattempo, ha già superato la barriera autostradale del Brennero, viaggia lungo l’A22 e al momento si trova fra Terme di Brennero e Brennero.

Il commissariato di confine, al comando del commissario capo Roberto Malvestuto, invia subito una volante, che in breve riesce a individuare auto e conducente, nell’area di servizio Ex Valico, a circa un chilometro e mezzo dal confine con l’Austria.

Gli agenti fermano l’uomo, che viene trovato in possesso dell’arma, celata all’interno di un marsupio e custodita nel vano portaoggetti dell’automobile. Nel caricatore, quindici proiettili.

Il barese, alquanto alterato, ammette candidamente la sua intenzione di volersi recare in Germania per regolare dei conti col fratello. «Mi ha offeso», pare abbia detto.

Visto il palese stato di agitazione, all’uomo viene sequestrata l’arma. Ora, come conferma il commissario Malvestuto, si stanno effettuando delle indagini per scoprire l’origine di tre dei quindici proiettili. «Tre cartucce - spiega il commissario - sembrerebbero un calibro para bellum, quindi vietate. Stiamo effettuando accertamenti tecnici ed investigativi per appurarne la provenienza».©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità