Vandalismi e sporcizia al parco don Simoni

I residenti protestano: l’area viene utilizzata di notte e ridotta ad una specie di discarica. Chiesta l’installazione di telecamere di videosorveglianza


di Bruno Canali


LAIVES. Non ci sono solo i topi di appartamento a preoccupare la comunità di Laives quando scende il buio: anche gli schiamazzi notturni che provengono dai parchi pubblici, accompagnati spesso dai vandalismi, sono un problema legato alla sicurezza, nonostante le forze dell'ordine e la polizia municipale abbiano da tempo intensificato il controllo del territorio anche nelle ore notturne in funzione preventiva. Le ultime lamentele (in ordine di tempo) arrivano da coloro che abitano nei paraggi del nuovo parco intitolato a don Luigi Simoni (ex Odar dietro al Don Bosco) dove nottetempo si intrattengono gruppi di ragazzi, il cui passaggio si può verificare il giorno dopo con la sporcizia e i danneggiamenti lasciati. È l'identico problema che tocca anche altri parchi pubblici nei quali, nonostante la chiusura automatica verso le 19 degli accessi, vengono frequentati fino a tardi da ragazzi che si appartano per fumare, magari mangiare qualche pizza e bere birra, solo che al mattino si ritrovano in giro per l'area verde cartoni, cicche e bottiglie vuote, insieme anche a panchine e tavoli danneggiati. Non dappertutto ci sono (e si possono installare) le telecamere per la videosorveglianza, che se non altro rappresentano un deterrente, così come le pattuglie dei carabinieri (che però svolgono soprattutto prevenzione contro i furti) e della polizia municipale, possono arrivare ovunque e contemporaneamente. Gli appelli all'educazione e al senso civico con queste persone servono a poco e così si pensa a rafforzare la rete delle telecamere per la videosorveglianza perché il sistema adottato da qualche tempo consentirebbe di arrivare ad averne una settantina complessivamente. Fin qui, proprio grazie a queste telecamere si è riusciti ad individuare qualche trasgressore che abbandonava sacchetti di rifiuti accanto alle isole della raccolta e il sistema è efficace anche per scoraggiare coloro che, non avendo altro di meglio da fare durante le ore notturne, si lasciano andare a schiamazzi e vandalismi. Certo, dover confidare nei controlli repressivi è comunque una sconfitta delle regole alla base di un corretto vivere civile ma tant'è: nonostante reiterate raccomandazioni, rimane sempre qualcuno refrattario ad ogni appello e con questi non rimane altro da fare che applicare la massima severità.













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