Vandalismi nel rione Gries niente video-sorveglianza

Il Comune: spezzare l’antica stalagmite di via Segantini è un “danno irrilevante” Urzì: «Una vergognosa sottovalutazione, si installino subito le telecamere»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Scardinare e spezzare a metà una preziosa stalagmite delle grotte di Postumia è “un danno assolutamente irrilevante”. Lo sostiene il Comune, niente affatto intenzionato a posizionare telecamere a Gries.

L’antica stalagmite, ritratta in tutte le foto d’epoca, che da un secolo faceva bella mostra di sé nel parco di via Segantini, dopo essere stata risanata e ripulita, è stata collocata dalla giardineria comunale, in accordo con l’ufficio tutela beni artistici, non nella sua posizione originaria, ma alla base delle passeggiate del Guncina. A comunicarlo è stato l’assessore provinciale ai Comuni Arnold Schuler, in risposta ad Alessandro Urzì che, dopo l’atto vandalico del 18 giugno scorso, aveva chiesto alla giunta provinciale se non intendesse intervenire presso il Comune perché fosse predisposto un servizio di controllo da parte della polizia municipale e fossero installate telecamere di sorveglianza. Nella sua interrogazione il consigliere provinciale aveva chiesto informazioni in merito a come si intendesse perseguire i responsabili del grave danneggiamento e se non si ritenesse opportuno prendere urgenti e decisi provvedimenti a tutela della incolumità e del decoro pubblico, considerato che l’area in questione risulta dominio di bande di malintenzionati. Il Comune ha risposto, precisa ora Urzì, «con una certa arroganza di non ritenere opportuno posizionare delle telecamere di sorveglianza nel parco di via Segantini in quanto presidiato quotidianamente dai vigili di quartiere, i cui intensi controlli hanno determinato un’attenuazione della presenza di vandali e tossicodipendenti, sia lungo le passeggiate del Guncina sia nel parco di via Segantini». “Poiché i danni registrati sinora sono assolutamente irrilevanti” - risponde il Comune, ritenendo irrilevante anche il danneggiamento della stalagmite letteralmente spezzata in due dai calci di qualche sbandato - “e le lamentele registrate si limitano a segnalare il vociare di ragazzi, il Comune ritiene sicuro il parco di via Segantini e non un luogo di disagio, soprattutto in paragone agli altri numerosi parchi sparsi sul territorio comunale”. Di cui finalmente, fa eco Urzì, «anche l’amministrazione comunale ammette la pericolosità». Secondo l’amministrazione bolzanina, le telecamere inoltre comporterebbero una spesa notevole, oltre tutto senza garanzia e certezza alcuna che possano risolvere in toto le criticità segnalate.

«Telecamere che se operative - afferma invece Urzì - avrebbero permesso in breve tempo di riconoscere e identificare i responsabili del riprovevole gesto che invece - come confermato nella risposta all’interrogazione - a oggi restano ignoti».

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