Venosta, 10 mila iscritti allo studio sulla salute

Eurac e Asl indagano l’incidenza di fattori ambientali nelle malattie più diffuse Il programma Chris, avviato nel 2011, ha il proprio centro all’ospedale di Silandro


di Ezio Danieli


VAL VENOSTA. Con la registrazione del decimillesimo partecipante, in Venosta, lo studio medico Chris di Eurac Research e dell'Azienda sanitaria dell’Alto Adige (con la collaborazione dei medici di famiglia) ha raggiunto un primo traguardo. Lo studio indaga l'influenza dei fattori ambientali e genetici sullo sviluppo delle malattie più diffuse in Alto Adige. Obiettivo dei ricercatori è migliorare la prevenzione e la sua importanza supera i confini della provincia: i numeri di partecipazione non sono paragonabili a quelli di studi simili che reclutano centinaia di migliaia di persone, ma le caratteristiche uniche e omogenee del bacino di Chris lo rendono uno studio di grande valore per la ricerca biomedica in tutto il mondo.

I coniugi Marianna Heinisch e Karl Angerer di Malles sono i partecipanti numero 10.000 e 10.001. "Ci ha spinto a partecipare - spiegano - il desiderio di contribuire alla ricerca medica e alla salute delle future generazioni”.

Nell'agosto 2011, quando lo studio è iniziato, i ricercatori di Eurac Research volevano raggiungere i 10.000 partecipanti, condizione per ottenere risultati scientifici significativi. Ora, però, le prenotazioni al centro Chris all'ospedale di Silandro non si fermano: per avere un appuntamento bisogna attendere circa un mese perché le date sono tutte prenotate. Questa intensa partecipazione dei venostani ha indotto i responsabili dello studio a proseguire la raccolta dei dati fino al 2018, con l'obiettivo di coinvolgere 13.000 persone. "Se recluteremo altri 3000 partecipanti avremo coinvolto il 40% dei venostani, soglia che consoliderebbero il valore scientifico della ricerca aumentando la validità e l'affidabilità dei risultati. Al momento però vogliamo ribadire quanto siamo orgogliosi del traguardo raggiunto insieme ai venostani", spiega Peter P. Pramstaller, direttore del centro di biomedicina di Eurac Research.

A maggio lo studio Chris arriverà anche a Curon, dove i residenti maggiorenni potranno continuare a partecipare. Nel 2019, poi, verrà avviato il cosiddetto follow-up: lo studio prevede che tutti i partecipanti siano invitati a ripetere gli esami periodicamente. Grazie allo studio Chris, i ricercatori avranno il quadro della salute della popolazione e ne osserveranno lo sviluppo in un arco di tempo prolungato. Con i dati raccolti, indagheranno quali fattori ambientali e genetici sono responsabili delle malattie più diffuse in Alto Adige, quali accelerano il decorso delle malattie e quali lo rallentano. I dati confluiscono già da ora in progetti di ricerca mondiali.













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