DENUNCIATO DA UN serbo

Verbale falso, carabiniere assolto

Prato Isarco, cade l’accusa nei confronti dell’appuntato Giuliani



BOLZANO. Uno dei due carabinieri finiti sotto inchiesta con l’accusa di falso per una contestata relazione di servizio, è stato assolto “perchè il fatto non costituisce reato”, seppur con riferimento all’insufficienza della prova. Si tratta dell’appuntato Francesco Saverio Giuliani, 40 anni, in servizio presso la stazione dei carabinieri Prato Isarco. La sentenza è stata emessa direttamente dal giudice dell’udienza preliminare Emilio Schönsberg. L’imputato ha chiesto e ottenuto il processo con rito abbreviato. La sentenza pare basarsi sulla mancanza di dolo da parte dell’appuntato dei carabinieri che fece riferimento, nel corso della relazione, ad una telefonata effettuata effettivamente dal suo collega, il brigadiere Mauro Montesano. Chi ci fosse all’altro capo della cornetta non è però stato chiarito ma l’appuntato Giuliani non avrebbe comunque potuto saperlo con certezza. L’insolita vicenda giudiziaria prende le mosse dalla denuncia sporta da un cittadino serbo cliente del residence “Heini” che, oltre a non pagare l’affitto della camera occupat, decise anche di cambiare serratura, annunciando di opporsi ad ogni soluzione bonaria e di buon senso sino all’eventuale sfratto giudiziario. Di fronte all’intenzione del proprietario del residence di cambiare a sua volta la serratura, i carabinieri avrebbero autorizzato l’operazione dopo aver ottenuto un presunto assenso telefonico dallo stesso serbo il quale ha però negato di aver mai ricevuto la telefonata. Di qui l’accusa di falso. Il brigadiere Mauro Montesano sarà processato con rito ordinario. (ma.be.)

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