Vertice Comune Provincia si decide su galleria SS12 e anziani

Incontro sui temi urgenti della città. Durnwalder si dichiara pronto a trattare


Davide Pasquali


BOLZANO. Vertice fra Comune e Provincia sui temi urgenti della città. Durnwalder si dichiara pronto a trattare: «Di preciso non so cosa ci chiederanno, ma sono disposto ad ascoltare. Se sarà possibile, ci metteremo d'accordo per realizzare almeno qualcosa». La stasi in cui versa da troppo tempo la nostra città - complice pure la crisi economica, che ha contribuito a bloccare o almeno a rallentare idee e progettualità - deve necessariamente concludersi al più presto possibile.

Pochi punti.
Assessori comunali e giunta provinciale sono consapevoli della pesantezza della situazione. Per questo motivo, per oggi è stato concordato un vertice fra l'intera giunta comunale, il presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, e l'assessore provinciale ai Lavori pubblici, Florian Mussner. All'ordine del giorno figurano i temi urgenti come mobilità e Puc, assegnazione di aree produttive e per l'edilizia abitativa (sociale o meno), realizzazione di infrastrutture.

Si tratta.
Bocche cucite, ieri, da parte del sindaco e di Durnwalder, il quale però ha dichiarato di essere pronto ad ascoltare e, se possibile, a trovare un accordo almeno su alcuni punti. Viste le ristrettezze economiche, più sbilanciate sul versante comunale ma presenti per entrambe le amministrazioni, occorrerà concentrare la collaborazione su pochi punti. LA SS12. Sulla lista delle spesa del Comune, che chiede una mano alla Provincia, spicca innanzitutto la variante in galleria alla Ss12, da San Giacomo a Cardano, per la quale l'assessore Mussner ha già annunciato aperture, non mostrando invece entusiasmo nei confronti della variante per Sarentino, da realizzarsi sotto Monte Tondo. Bolzano non chiederà il raddoppio dell'Arginale, tema che sta al contrario assai a cuore a Durnwalder. Nell'agenda pare non ci sarà invece il tram per l'Oltradige.

Anziani.
Passando dalla mobilità al sociale, uno dei nodi da sciogliere riguarda il futuro dell'area ex Mignone, soprattutto per ciò che attiene al centro lungodegenti, anche alla luce delle recenti dichiarazioni dell'assessore alla sanità Theiner, secondo il quale in città mancherebbero 240 posti-alloggio per anziani non autosufficienti. L'assessore Randi concorda sulla cifra, «ma dobbiamo pensare anche alle dinamiche demografiche future, programmando bene. Si deve partire innazitutto dai 100 posti per non autosufficienti all'ex Mignone. Noi eravamo rimasti all'impegno preso dalla Provincia: premeremo perché si realizzino».

Ceto medio.
Si parlerà anche di Puc e aree da destinare al programma provinciale pro ceto medio, a Bolzano non ancora realizzato. L'assessore Pasquali, intanto, anticipa una possibile soluzione: «Finora delle varie aree private da dare in concessione per opere e impianti pubblici secondo il Piano sociale per la qualità della vita, non si è costruito nulla. Forse, la possibilità di destinare il 25% della volumetria per commercio e servizi non è abbastanza appetibile. Si potrebbe pensare di variare la destinazione nel Puc: la volumetria c'è già, la si potrebbe ridestinare al piano provinciale per il ceto medio».

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