Vertice in Comune: si accelera per il nuovo ponte sull’Isarco 

Viabilità. Il progetto al centro ieri di un incontro tra il sindaco, l’assessore Fattor e il consulente Stefano Ciurnelli «Opera essenziale per collegare via Einstein alla Mebo, dobbiamo trovare i finanziamenti per realizzarla»


Paolo Campostrini


Bolzano. Bolzano vuole il ponte. È quello sul’Isarco, la prosecuzione strategica di via Einstein verso la MeBo. Senza il quale anche il sottopasso che costituisce la prima grande opera in cantierizzazione a breve, sarebbe monco.

E nonostante la fluidificazione del traffico che potenzialmente è in grado di produrre, l’assenza del ponte non risolverebbe il nodo dello smistamento dei pendolari.

Ieri, in Comune, si è svolto un primo vertice a tre, con il sindaco, il neo assessore alla mobilità Stefano Fattor e l'ingegner Stefano Ciurnelli, il consulente che sta coordinando gli interventi di cornice del piano traffico.

L’accelerazione

Perché questa accelerazione? «È che A22 è bloccata dai ritardi sul rinnovo della concessione e questa pausa di cui non si vede la fine, sta rallentando tutta la strategia di riqualificazione del quadrante di Bolzano sud» spiega Renzo Caramaschi.

Il quale, sempre ieri mattina, ha chiamato Roma per capire come muoversi sul fronte ministeriale, ottenendo come risposta la dichiarata volontà di risolvere al più presto il nodo della presenza dei privati nel board autostradale che gestisce la tratta.

«In sostanza - aggiunge il sindaco - ci siamo visti con Fattor e Ciurnelli per disegnare uno scenario preciso, giunti a questo punto: trovare i finanziamenti per le opere di attraversamento dell'Isarco». Che sono sì soprattutto il ponte ma pure l’allargamento della sede stradale e le rampe di accesso.

Costi? Il ponte in sé ha bisogno di un finanziamento di 10 milioni. Ma poi ci sono le opere di contorno. E dunque l’insieme degli investimenti raggiungerebbe i 40. Costi che, secondo gli accordi intercorsi anche con la Provincia ma pure con l'intesa quadro sulle ricadute territoriali della attesa concessione rinnovata, dovrebbe sostenere A22.

Si tratta della parte che spetta al capoluogo nel grande piano di infrastrutturazione lungo l'asse da Modena al Brennero. Dentro queste ricadute era compreso anche il tunnel autostradale per liberare Bolzano dal traffico di attraversamento in viadotto. Ma, per l’appunto, le tensioni e i ritardi intorno al nuovo assetto di A22 e alla conseguente nuova concessione, sta bloccando questi lavori da anni. Tanto che l'Agenda Bolzano, cioè l'accordo quadro sulle opere intorno alla Zona (Einstein, Siemens-Grandi, tunnel sotto Ponte Roma, viale Trento) è stata messa in campo proprio per coprire, nel mentre, i ritardi sulle grandi opere finanziabili da A22.

I finanziamenti

«Dobbiamo in ogni caso trovare le risorse», ha insistito il sindaco rivolto soprattutto all’assessore alla mobilità che Caramaschi intende coinvolgere in profondità proprio su questo lavoro di tessitura di rapporti e intese per sbloccare i piani di sviluppo di Bolzano sud. La ricerca delle risorse finanziarie è tanto più complessa in quanto anche la Provincia ha già previsto, per il prossimo bilancio, un restringimento delle capacità di manovra sul fronte infrastrutturale, con tagli e risparmi.

Ma, d’altro canto, la giunta comunale ha davanti un lustro durante il quale intende portare a termine la geografia dei cantieri a ridosso della Zona industriale.

Il collegamento alla Mebo

E i tecnici hanno fatto presente da tempo che senza il ponte verso la MeBo tutti gli investimenti sul sottopasso di via Einstein e sul resto della direttrice di penetrazione, potrebbero non portare ai risultati sperati in termini di fluidificazione e, soprattutto, smistamento sugli assi nord e ovest della viabilità legata al pendolarismo proveniente dalla Bassa atesina.

Ci saranno dunque, nelle prossime settimane, contatti sempre più approfonditi tra Comune, Provincia e A22 per capire, da un lato, se è alle viste un chiarimento tra ministero a autostrada sui nodi che ancora tengono bloccata la concessione, e, dall’altro se le risorse interne possono almeno far intuire una alternativa.

Mentre il consulente dellla giunta comunale Stefano Ciurnelli presenterà a breve al sindaco e all'assessore possibili nuovi scenari rispetto alla sistemazione viabilistica della porta sud di Bolzano.

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