Via Einstein: un semaforo anti-code 

Tra le misure da adottare a breve l’eliminazione della rotonda di via Galvani e la vecchia statale da Laives da riservare ai bus  



BOLZANO. Ottantamila veicoli. Non è una sorpresa ma è comunque impressionante il numero di auto e mezzi pesanti che ogni giorno transita nella zona industriale, tra via Einstein e ponte Roma. Il momento peggiore, in quanto le macchine che arrivano da Laives viaggiano a passo d’uomo (in media non superano i 20 chilometri all’ora, ndr), è dalle 7.30 alle 7.45.

I dati sono stati illustrati ieri mattina alla giunta dall’ingegner Stefano Ciurnelli, l’esperto incaricato di esaminare i flussi di traffico a Bolzano sud e dare delle indicazioni per migliorare una situazione diventata ancora più critica con l’apertura del Parco tecnologico in via Volta.

Comune e Provincia, com’è noto, hanno in programma interventi importanti: si spazia dallo spostamento dell’autostrada sotto la montagna al tram per l’Oltradige, al potenziamento della linea ferroviaria che arriva da Merano. Grandi opere che alleggeriranno sia il traffico che l’inquinamento, il problema sono i tempi, oltre che i costi. Ma il capoluogo non può permettersi di aspettare altri 10-15 anni, perché si va verso la paralisi.

In questi giorni in cui in Fiera c’è la Klimahouse, a Bolzano sud non ci si muove.

La rotonda. Di qui l’urgenza di mettere in campo - come chiedono un giorno sì e l’altro anche gli imprenditori - misure a breve e medio termine.

«Uno dei nodi critici individuati dai tecnici - ha spiegato il sindaco Renzo Caramaschi al termine dell’incontro - è all’altezza della rotonda che si incontra all’uscita della galleria di Laives, all’incrocio di via Galvani dove c’è l’Autoindustriale. Il primo intervento, che verrà effettuato in tempi brevi, si concentrerà lì: eliminiamo la rotonda e installiamo un semaforo intelligente. La rotonda è “troppo democratica” e soprattutto al mattino, quando i pendolari vengono a lavorare a Bolzano, non riesce a smaltire le code».

L’altro intervento riguarda il parcheggio della Fiera. «Ci sono 400 posti auto - ha anticipato il sindaco - che vengono utilizzati solo 50 giorni all’anno, ovvero quando ci sono gli eventi. Bisogna parlare con i responsabili della Fiera e chiedere che il parcheggio sia aperto sempre. Unito al potenziamento del mezzo pubblico, questo consentirà, almeno ad una parte di pendolari, di lasciare la macchina in Fiera e proseguire in bus».

Il bus. Il mezzo pubblico deve diventare un’alternativa interessante. «Ciò significa - ha detto Caramaschi - aumentare gli autobus e soprattutto renderli più veloci. Per questo si pensa di trasformare la vecchia statale Laives-Pineta-San Giacomo in una corsia preferenziale riservata a bus e residenti. Dobbiamo parlarne con Laives». L’imbuto di via Galilei, rappresentato dalla presenza del centro commerciale, verrebbe eliminato - ma qui si parla di tempi più lunghi - spostando l’accesso alla città da via Galilei alla parallela via Grandi. Per il 5 febbraio al Techpark, il Comune ha convocato un’assemblea alla quale sono invitati gli imprenditori, per illustrare e discutere le possibili misure da adottare per ridurre il traffico. (a.m)













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antonella mattioli

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