Via Fago e via San Quirino, due ciclabili e meno posti auto 

Viabilità. Il Comune sta elaborando i tracciati. Lorenzini rassicura: «In via Fago resterà il doppio senso di marcia» Sono allo studio “chiusure temporanee” in concomitanza dell’entrata e dell’uscita degli studenti dalle scuole


Paolo Campostrini


Bolzano. C'è un vasto piano di nuove ciclabili. L'obiettivo? Farle arrivare dove ancora non ci sono. E tra le vie indiziate, due, in particolare: via San Quirino e via Fago. «Ma non è finita - anticipano in Comune - perché si proverà a inserirle in tutte le strade che ancora ne sono prive». Soprattutto quelle sul cui tracciato si trovano edifici scolastici. Uno si chiede: e le auto?

L’indagine sui parcheggi

Ecco, guardando a via San Quirino è proprio qui il nodo. E infatti il piano allo studio sta per essere corredato da una indagine capillare sui parcheggi e il loro uso. Se cioè siano usati da residenti e, nel caso, se gli stessi residenti abbiano o meno a disposizione dei garage. Una volta che si sarà definita la correlazione tra posti auto sul suolo pubblico, disponibilità di box interni e larghezza delle vie, ecco che le nuove ciclabili vi saranno inserite sfruttando lo spazio di risulta, così da conciliare il transito delle auto e delle due ruote limitando lo spazio per i parcheggi lungo i marciapiedi. Un riordino complessivo che punta a dotare Bolzano di una rete di piste talmente funzionali agli spostamenti quotidiani tali da indurre molti a lasciare la macchina a casa. «È la ragione - rivela l’assessora comunale Marialaura Lorenzini - per cui accanto a me stanno lavorando funzionari della viabilità ma anche i dirigenti dei "tempi della città». Quelli che si occupano di far coabitare lavoro e spostamenti urbani, scuola e orari. Ed è nel suo ufficio che la bozza del piano adesso si trova. Ma lei stessa tiene a precisare che la cornice di avanzamento del provvedimento va costantemente ridisegnata mano a mano che si chiariscono gli orizzonti di altri provvedimenti viabilistici e infrastrutturali: le decisioni intorno al tunnel di Monte Tondo che dovrà liberare dal traffico tutto l'asse Sarentino-via Fago-via Cadorna, i contenuti del Pums, il piano si mobilità sostenibile e del Put, il piano urbano del traffico.

Via Fago a doppio senso

In questa luce Lorenzini tiene a precisare, anche per rispondere ai dubbi sollevati da un nostro lettore in una lettera al direttore Alberto Faustini pubblicata ieri, che non è in programma, ad esempio, una via Fago a senso unico: «È nel piano che la via possa ospitare una ciclabile, perché esistono delle scuole e delle esigenze precisissime di mobilità interna ma nessuna decisione è stata presa o lo sarà a breve sui sensi di marcia. Piuttosto si sta studiando dove inserire una pista e come questa immissione possa incidere sui parcheggi che corrono lungo la via». Tuttavia esisterebbe anche uno scenario che prevede come alcune strade con presenza di istituti scolastici possano essere chiuse temporaneamente, per alcuni minuti la mattina e dopo mezzogiorno, per agevolare l'uscita e l'entrata alle lezioni. Ecco spiegata la presenza dell'ufficio "tempi della città" al tavolo in cui sta prendendo forma il piano per le nuove ciclabili. «Abbiamo fatto il ragionamento inverso a quello solito- dice ancora l'assessora - ho cioè chiesto di avere una pianta di Bolzano con segnate tutte le vie che "non"possiedono piste ciclabili. E su quelle si sta lavorando per un progetto di condivisione viabilistica». Gli assi più nel mirino, come detto, sono appunto via Fago e via San Quirino. Entrambe con scuole e tutte e due strategici in termini di smaltimento dei flussi di traffico, la prima come tangenziale ovest anomala, l'altra come direttrice di collegamento nord-sud alternativa a corso Italia e via Roma.

Via San Quirino

È su quest'ultima, cioè su via San Quirino, che le indagini si stanno concentrando. È infatti già a senso unico, possiede una scuola molto frequentata, ha il piano stradale invaso da auto, spesso su entrambi i lati ed è vicina ai prossimi grandi parcheggi di piazza Vittoria. Nei prossimi mesi, una volta che funzionari e tecnici avranno concluso il loro lavoro di prospettiva, il piano delle nuove ciclabili sarà sottoposto al vaglio della giunta e soprattutto posto in relazione con quelli definitivi di Pums e Put perché non entri in rotta di collisione con le esigenze di mobilità complessiva del contesto urbano.













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