Via Fago, nuova palazzina Avrà nove appartamenti 

Poco oltre l'incrocio con via Nino Bixio e a fianco della casa di riposo Villa Serena Il cantiere negli spazi di un vecchio edificio nel quadro del “costruire sul costruito”  



BOLZANO. Via Fago si appresta a diventare la nuova trincea urbana del costruire sul costruito. Così, dopo il progetto approvato nella sua parte sud curato dai benedettini, a nord, poco oltre l'incrocio con via Nino Bixio e a fianco della casa di riposo Villa Serena, un nuovo cantiere sta muovendosi negli spazi di un vecchio edificio preesistente. "Ci troviamo a operare all'interno della legge che consente, una volta che si assicuri la preservazione di più del 50% del già costruito, di far crescere la cubatura del 20% a sua volta" spiega l’architetto Renzo Gennaro. Il progettista (studio Work Architects e Geoss Engineering con Augusto Visentin) si troverà così a muoversi su circa 5mila metri di cubatura complessiva. Ma con un disegno che, pur dentro la filosofia del "costruire sul costruito" prova a inserire elementi di spiccata contemporaneità. Con l'uso di materiali innovativi, la certificazione CasaClima A, l'impiego di vetro e acciaio e l'obiettivo di rinfrescare l'immagine dell'edificio pur dentro un contesto, quello di via Fago, in cui l'edilizia ha trovato in ogni caso l'opportunità di porsi all'interno di un paesaggio urbano molto controllato, privo di eccessi architettonici. Resterà il verde, ad esempio anche in questa nuova realizzazione, voluta dall'impresa Tarascio e che punta a completarla con nove unità abitative. E anche le particolari distanze tra i lotti che sono una caratteristica dell'asse. Dunque, in linea con la qualità generale degli insiemi in quel contesto. "Non è stato facile arrivare a ottenere tutte le autorizzazioni necessarie e anche operare dentro una cornice normativa molto rigorosa a preservare l'esistente - spiega Gennaro - ma alla fine il risultato sarà una architettura attenta alla modernità ma anche al landscape di quella parte di città". Il cantiere è appena partito. I committenti puntano a concludere le operazioni per mettere sul mercato la riqualificazione, entro 18 mesi da oggi. Al di là della qualità architettonica resta la considerazione che anche i settori urbani non interessati dai grandi cantieri dell'edilizia popolare o pubblica o con inserimenti cooperativi, come Casanova prima e Druso sud ed est in questa nuova fase, stanno ritrovando dinamismo. Dunque via Fago. Ma anche via Vittorio Veneto e, in qualche modo, anche i quadranti più ambiti come l'asse a ridosso del centro tra via Weggenstein e Sant'Osvaldo. Ed è proprio quando si muovono anche i lotti privati, indotti ad operare su fazzoletti molto ristretti, che si percepisce la fuoriuscita dalla crisi. (p.ca.)















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