Via libera agli espropri per far posto a 50 alloggi

Ora, in zona Palain si spendono 2,5 milioni per un’area da destinare all’edilizia Il sindaco Pichler: «Con questa edificazione risolveremo il problema della casa»


di Antonella Mattioli


ORA. «Entro questo mese, massimo febbraio, partiamo con le procedure di esproprio: le cooperative in particolare stanno aspettando l'area». Il sindaco di Ora Roland Pichler vorrebbe accelerare i tempi per l'assegnazione del terreno e quindi l'avvio dei lavori nella zona Palain. La nuova area di espansione sorgerà lungo la strada che dalla piazza porta verso la stazione (via Stazione appunto). Lì dove attualmente ci sono i vecchi capannoni, abbandonati ormai da anni, della falegnameria Bortolotti e un pezzo di frutteto sorgeranno una cinquantina di alloggi. Una trentina verranno costruiti dalle cooperative, otto dall'Ipes, una decina sono riservati al ceto medio. Il terreno, destinato alla nuova edificazione, si estende su un ettaro e il costo dell'esproprio è stato fissato in due milioni e mezzo di euro. «Dopo quest'intervento sul fronte casa – assicura il sindaco - siamo a posto per un certo numero di anni».

Ciò significa che con questi 50 alloggi si copre completamente la domanda di case ad Ora? «In realtà non è così. Nonostante la crisi, la domanda c'è eccome anche da parte dei privati. I vantaggi di abitare qui sono più d'uno. Vivi fuori dalla città, ma in dodici minuti con il treno sei in centro a Bolzano. Al tempo stesso gli alloggi costano un po' meno».

E la qualità della vita, per altro già elevata ad Ora, è destinata a crescere ulteriormente con l'apertura in autunno della galleria St.Daniel. Il traffico in centro subirà una drastica riduzione. Già oggi le auto dirette in Val di Fiemme vengono dirottate nella galleria che porta direttamente a Castelfeder: con l'apertura del tunnel St.Daniel le macchine e soprattutto i camion, diretti a nord, imboccheranno la nuova galleria per arrivare direttamente nella zona produttiva e da lì proseguire per Bolzano. La circonvallazione è costata 80 milioni di euro, ma per il paese della Bassa Atesina, attraversato ancora oggi da un fiume di auto, sarà l'inizio di una nuova fase.

Un gruppo di lavoro sta già studiando le misure da adottare per rendere attrattivo il paese una volta che il traffico sarà drasticamente ridotto. Il timore di commercianti e gestori degli alberghi è che la cancellazione del traffico di transito comporti anche un sensibile calo del giro d'affari. «In realtà – dice Pichler – chi prima di noi ha vissuto l'esperienza delle tangenziali ci assicura che l'effetto di questo genere di interventi viabilistici è quello di cambiare il tipo di clientela, senza però danneggiare negozi, bar, alberghi che alla fine invece ne beneficiano».

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