Sociale

Via Visitazione a Bolzano, si cercano posti auto per i residenti

Dopo il compromesso sulla casa per persone con disabilità contestata dal comitato, Andriollo: «Stiamo ricercando spazi per aumentare l’offerta di ricoveri per i mezzi dei residenti»



BOLZANO. Dallo scontro sul progetto di via Visitazione - per una casa per persone con disabilità - all'intesa tra maggioranza e opposizioni c'è, di mezzo, un elemento che ha condotto al compromesso e smosso anche i più riottosi: aumentare le possibilità di parcheggiare nel quadrante interessato al progetto per la struttura dedicata al disabili. Ma, ecco la notizia: si è deciso di trasformare una semplice idea alla base dell'intesa politica in aula in progetto urbano.Ricordiamo che i consiglieri leghisti e di Fratelli d'Italia hanno dato l'ok chiedendo in cambio di reperire ulteriori posti macchina per i residenti, in aggiunta ai 21 box che verranno realizzati nel garage sotto la nuova casa. Che adesso si vanno a cercare.«Il quartiere è nato negli anni '50, anche i garage a disposizione sono piccoli e non più adatti alle auto di oggi - rivela Juri Andriollo - dunque stiamo ricercando spazi per aumentare l'offerta di ricoveri per i mezzi dei residenti ben oltre la possibile domanda dei vicini». Intende, i condomini a ridosso dell'area dove a questo punto dovrà sorgere la struttura sociale. E dove? «Penso agli spazi dell' intendenza scolastica di via del Ronco. E, ancora - spiega l'assessore dem - all'ex Despar». Gli uffici stanno scandagliando altri piccoli quadranti, in un raggio di poco più di 500 metri da via Visitazione, per individuare posti auto in grado di integrare un'offerta che dovrà andare ben oltre il numero di parcheggi che sarebbero tolti con il progetto per i disabili, il quale "ab initio", pensava già di sostituirli con box interrati da dividere tra addetti alla nuova struttura e abitanti dei condomini a ridosso. Giudicati comunque insufficienti. Ora, proprio l'intesa raggiunta in consiglio comunale per togliere di mezzo il preannunciato ostruzionismo sulla questione, sta servendo da base per andare oltre il compromesso stesso e provare a dare una risposta a esigenze comunque diffuse nel rione al di là di quelle specifiche del comitato contrario al progetto. L'altro passaggio costitutivo dell'intesa raggiunta in piena notte in Comune, riguarda i colloqui che dovranno intercorrere tra amministrazione e residenti prima della data fissata per la votazione definitiva sul progetto, il 16 gennaio. «Si spiegherà il senso dell'intesa raggiunta - dicono in Comune - e si ragguaglierà il comitato sui nuovi elementi aggiuntivi rispetto al progetto iniziale».

Il comitato non molla.

Ma il comitato pare non voler demordere. «Vogliamo opporci anche in altre sedi e stiamo chiedendo pareri legali», aveva subito minacciato Pietro Conte, uno dei portavoce. Chiarendo: «Non diciamo di non costituire la struttura lontano dalle case ma di non farlo qui, addosso ad altri edifici».

Il fronte politico.

Infine il fronte politico. Al centro del quale è finito Claudio Della Ratta. Il consigliere si è trovato in contrasto non solo con la maggioranza ma con tutto il fronte dell'opposizione. Ma, soprattutto con il suo stesso gruppo consiliare. Il cui capogruppo, Roberto Zanin, uno degli artefici del compromesso, ha duramente attaccato Della Ratta per la sua intransigenza e per la decisione di non rinunciare all'esposizione dei suoi 70 emendamenti che hanno costretto tutti ad ascoltarli fino alle 4 di mattina. Zanin stava per comunicare l'espulsione del suo consigliere quando è giunta, a stretto giro, quella di autosospendersi dalla Civica dello stesso Della Ratta. Sancendo da un lato la rottura completa col gruppo, dall'altro, l'oggettivo isolamento del consigliere. Il quale insiste sulla sua posizione anche il giorno dopo: «Gli abitanti di via Visitazione non sono gli unici ad avere qualche dubbio sull' edificare lì». Cioè nel parcheggio - di proprietà comunale - dell'ex osteria Santa Maria. La stessa Provincia - argomenta il consigliere ex Psi e ormai ex Civica - dice che qualsiasi spazio in quella zona che presenta una densità abitativa molto alta dovrebbe essere lasciato libero e che la proposta di edificare comprometterebbe lo sviluppo sostenibile del quartiere. Indicazione ignorata. Da qui la sua opposizione anche alle posizioni delle stesse opposizioni. Dunque la frattura con Roberto Zanin e la Civica appare, anche alla luce di queste posizioni, allo stato insanabile. P.CA.













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