Viale Trieste, rivoluzione in piscina

Sarà dedicata al solo nuoto ricreativo. Agonisti e tuffi a Maso della Pieve


Davide Pasquali


BOLZANO. La giunta comunale pensa di razionalizzare gli impianti sportivi. Domani, audizione in giunta dei tecnici sui lavori urgenti o meno. Lo scopo è concepire un progetto unitario per farsi finanziare dalla Provincia. E c'è una novità: agonisti alla piscina di Maso della Pieve, vasca di viale Trieste dedicata al solo nuoto ricreativo. Per ora è solo un'idea embrionale, ché la materia è articolata e complessa.

Come primo passo, in giunta comunale si terrà l'audizione del direttore dell'ufficio comunale manutenzione e gestione impianti sportivi. Su incarico del vicensindaco e assessore allo sport Klaus Ladinser, l'architetto Sergio Berantelli ha infatti preparato un promemoria sullo status quo delle strutture sportive cittadine: lavori eseguiti di recente, manutenzione ordinaria e straordinaria da eseguirsi.

Al centro dell'attenzione c'è soprattutto il polo sportivo di viale Trieste. Di sicuro, fra 2012 e 2013 verranno eseguiti alcuni lavori urgenti. Si tratta innanzitutto della tribuna Canazza al Druso: verrà risanata l'anno prossimo con una spesa di circa 800 mila euro. Sempre con l'anno entrante, verranno eseguiti dei lavori urgenti di impermeabilizzazione nel ventre della piscina coperta di viale Trieste: sotto la vasca si verificano infiltrazioni; le si dovrà eliminare. L'anno successivo, poi, si risaneranno gli spogliatoi estivi del Lido. Il progetto è già pronto, ma iniziare adesso non avrebbe senso perché la prossima stagione estiva è troppo vicina. Qui la spesa sarà ingente, perché la struttura verrà resa funzionale alle moderne esigenze, il tutto dovendo anche rispettare lo storico edificio razionalista, giustamente posto sotto tutela.

L'impegno del Comune sarà di 4 milioni di euro. Anche altre strutture sarebbero poi bisognose di interventi, prima fra tutte il Palamazzali: per dire, quando nevica deve essere chiuso per il rischio di crolli... L'idea sarebbe di ridisegnare l'intero polo, concretizzando un'idea progettuale globale, in maniera tale da arrivare in Provincia con qualcosa di più di un sogno. I finanziamenti è ovvio, specie di questi tempi, non vengono assegnati alla leggera. Dopo il fallimento del progetto di cittadella dello sport a Laives, si sono fatte varie ipotesi (tutte da verificare), fra le quali spicca la realizzazione di una sede con struttura dedicata per gli allenamenti dell'Alto Adige a Caldaro, forse con la contestuale messa a norma del Druso come stadio per le partite.

Ovviamente, tutto dipende dalla volontà provinciale di contribuire. Se però il Comune di Bolzano arrivasse all'appuntamento con un progetto complessivo sull'area di viale Trieste, la probabilità di portare a casa il finanziamento sarebbe concreta. Al momento attuale ancora nulla è deciso, ma in giunta comunale si sta cominciando a ragionare su un'ipotesi concreta almeno per quanto riguarda la piscina coperta di viale Trieste.

Oggi è l'unica struttura dove si possa nuotare nella stagione fredda. Parliamo ovviamente di nuoto ricreativo. Sempre però in concorrenza con tuffi, corsi, allenamenti, sub... L'idea per risolvere sarebbe questa: piscina di viale Trieste destinata esclusivamente al nuoto ricreativo. Il resto - nuoto agonistico, società sportive, corsi - alla piscina di Maso della Pieve. Ovviamente non l'attuale. Si dovrebbe allungare la vasca. Si dovrebbero costruire i trampolini. Così facendo, però, i vantaggi non mancherebbero: gli agonisti non sarebbero infastiditi dai nuotatori della domenica; questi vedrebbero lievitare le ore a loro disposizione, oggi scarse.













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