Vigilanza privata, sit-in al commissariato del governo
Il presidio di lavoratori e sindacati per cercare di smuovere la situazione legata al contratto di lavoro, scaduto da cinque anni
BOLZANO. Hanno scioperato anche a Bolzano, dove è stato organizzato un presidio davanti al Commissariato del governo, i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza che rivendicano il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto da cinque anni.
L'astensione dal lavoro riguarda tutti i turni di lavoro della giornata odierna. Sono esclusi dallo sciopero gli addetti ai servizi di sicurezza aeroportuale.
Le categorie del commercio di Cgil/Agb, SgbCisl, Uil/Skg e Asgb fanno presente che durante questi mesi di emergenza sanitaria, gli addetti alla sicurezza, le lavoratrici e i lavoratori della vigilanza privata, circa un centinaio in provincia di Bolzano, hanno continuato ad operare, oltre che nella normale attività, anche per collaborare con enti pubblici ed imprese private nella gestione delle procedure di sicurezza.
"Uno sforzo realizzato spesso in condizioni di precaria sicurezza e con un inasprimento del già gravoso impegno quotidiano", sottolinea una nota. "Tutti i tentativi delle organizzazioni sindacali per arrivare ad un accordo - spiegano i sindacati - sono stati vani. Le associazioni datoriali continuano a negare qualunque riconoscimento salariale".
Secondo i sindacati, si tratta di "una strategia perseguita da anni che ha portato a una serie di criticità nel settore, tra cui appalti al massimo ribasso, 'pirateria contrattuale', violazioni di norme per l'esercizio dell'attività e uso eccessivo degli straordinari".
Nel contesto altoatesino, riferiscono i sindacati, questo insieme di problematiche ha portato il settore a vedere ridotti gli addetti alla sicurezza e le guardie giurate di circa il 70% negli ultimi dieci anni.