la presentazione

Violenza sulle donne La corsa per dire «No»

BOLZANO. Sono centoquindici in meno di dieci mesi le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza Gea di Bolzano fino ad ottobre 2015. È il dato distribuito dalla struttura di assistenza in...



BOLZANO. Sono centoquindici in meno di dieci mesi le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza Gea di Bolzano fino ad ottobre 2015. È il dato distribuito dalla struttura di assistenza in occasione della presentazione della quarta edizione della corsa cittadina per dire no alla violenza alle donne in programma domenica prossima a Bolzano.

I numeri, dunque, dipingono un quadro preoccupante. Di queste 115, infatti, 22 sono state ospitate presso la struttura protetta e con loro sono stati accolti 30 minori. Impressionante il dato sulle caratteristiche sociologiche del maltrattatore. Nel 97% dei casi, infatti, si tratta di un uomo. Addirittura nell’83% il violento è il partner o l’ex partner. Nel 13% si tratta di famigliari e nel 5% di conoscenti in generale. Solo una donna ha spiegato di aver subito maltrattamenti da una persona estranea.

Ovviamente esistono diverse tipologie di violenza e quella sicuramente onnipresente è la psicologica. Nel 97% delle segnalazioni viene identificata assieme alla violenza fisica, economica, sessuale e lo stalking. All’interno delle mura domestiche sono addirittura il 20% le donne che vivono una fortissima situazione di violenza psicologica pari al 20%.

Il 59% dei maltrattatori è italiano e nel 24% dei casi la vittima è di cittadinanza straniera. Il 70% ha figli o era incinta nel momento della richiesta d’aiuto.

Per iscriversi alla corsa per dire no a tutti questi casi basta recarsi sabato allo stand informativo di ponte Talvera, lato San Quirino dalle 10.12 oppure dalle 15 alle 17 all’interno del Twenty. Possibile anche ritirare il pettorale direttamente davanti al Museion domenica mattina dalle 8.30. I prezzi sono di 4 euro per gli adulti, 3 per gli under 14. Domenica il prezzo per gli adulti è di 5 euro. Informazioni allo 0471/300057.

Alla conferenza stampa, naturalmente, hanno partecipato i massimi rappresentanti istituzionali degli enti coinvolti nella lotta alla violenza alle donne. A fare gli onori di casa, nella sala di giunta del Comune, il commissario Michele Penta. Particolarmente ficcanti le parole del prefetto Elisabetta Margiacchi: «Le istituzioni mettono in campo ogni energia per contrastare questo fenomeno. Il resto tocca agli uomini: intesi come maschi e come esseri umani».

Particolarmente attiva sul fronte è anche la questura di Bolzano rappresentata da Lucio Carluccio. «Bisogna affrontare la questione anche da un punto di vista culturale e nelle sue mille sfaccettature. Molto spesso l’ammonimento è una misura efficace se fatto con la giusta professionalità. Da un punto di vista statistico funziona in moltissimi casi. Di fronte al soggetto patologico diventa molto complesso riuscire a intervenire in modo continuativo. Persino i provvedimenti coattivi rischiano di essere inefficaci sul lungo periodo. Ben venga, dunque, una sensibilizzazione e un impegno a tutti i livelli umani e sociali». Testimonial e madrina della manifestazione sarà la tuffatrice olimpica Tania Cagnotto. «È importante metterci la faccia contro qualsiasi genere di violenza, a maggior ragione in un momento come questo». Stefano Santoro, direttore dell’ufficio donna del Comune, ha poi ricordato il progetto Erika che permette un’assistenza particolare alle donne maltrattate in pronto soccorso. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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