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Violenza sulle donne, le aziende offrono aiuto

Il gruppo Giovani Imprenditori dell’Alto Adige si mobilita: “Quante vittime lavorano con noi?”. Volantini distribuiti sui luoghi d’impiego: “Non sei sola, rivolgiti a chi può soccorrerti”



BOLZANO. «Quante donne vittime di violenza vivono accanto a noi? Quante - anche nei posti di lavoro - avrebbero bisogno di aiuto, ma non sanno a chi rivolgersi; oppure - molto più semplicemente - hanno paura o si vergognano a raccontare che il marito o il compagno che dice di essere tanto "innamorato", in realtà è un violento capace di trasformare la loro vita in un inferno».

La domanda ha portato all'organizzazione di un convegno voluto dal Gruppo giovani imprenditori di Assoimprenditori, che ha deciso di impegnarsi concretamente. Sono già pronti volantini e flyer da distribuire nelle imprese. L'obiettivo è sensibilizzare e far sapere: noi ci siamo e possiamo darti un aiuto.

Le cifre

«Statisticamente una donna su tre è stata vittima di violenza oppure lo è tuttora: quante saranno nella mia impresa?», ecco il filo conduttore del convegno dedicato alla violenza sulle donne organizzato presso la sede della Dr. Schär di Postal. All'iniziativa di Assoimprenditori, riferisce il direttore Josef Negri, hanno partecipato ottanta tra imprenditrici e imprenditori. «La grande partecipazione dimostra quanto sia sentito questo tema e quanto forte sia la volontà di fare qualcosa», sottolinea la presidente del Gruppo giovani, Manuela Bertagnolli. A introdurre il convegno è stata Esther Ausserhofer nella duplice veste di padrona di casa e di vicepresidente del Gruppo giovani: «Spesso per le donne vittime di violenza, l'impresa in cui lavorano è uno dei pochi luoghi protetti, quello in cui è possibile chiedere aiuto. Perché è anche uno dei pochi posti in cui il marito o il fidanzato violento - che controlla ogni movimento, ogni telefonata, ogni whatsapp - non può entrare».

Aiuti concreti

Karin Thaler, rappresentante della Casa delle donne di Bressanone, ha parlato delle azioni concrete che possono intraprendere le imprese: «Guardare, ascoltare, agire. Ma anche sensibilizzare sul tema e dare informazioni sulle strutture e sui servizi a cui le donne vittime di violenza possono rivolgersi è importante».

Un modo concreto di attuare queste misure è stato ideato dal gruppo Giovani imprenditori, come ha spiegato Stefan Zingerle (Mastertent Spa): «Insieme all'artista brissinese Ali Paloma abbiamo ideato dei poster e dei flyer che si possono appendere e distribuire nelle imprese». Nei volantini l'invito ai colleghi a prestare attenzione ai segnali di una possibile violenza e alle vittime a chiedere aiuto: «Non devi portare il peso da sola». Alcuni esempi di come le imprese si stanno già impegnando con azioni di sensibilizzazione e formazione dedicati a collaboratrici e collaboratori sono stati illustrati dal Ceo di Dr. Schär Hannes Berger, e dal responsabile personale di Hoppe Spa, Enrico Zuliani. «L'idea - spiega Manuela Bertagnolli - è anche quella di creare all'interno delle aziende una figura di riferimento. Una persona adeguatamente formata e quindi capace di fare in modo che le vittime trovino il coraggio di abbattere la paura e chiedere aiuto per se stesse e per i figli. Vittime a loro volta di tutto ciò che avviene all'interno delle mura domestiche».













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