Vipiteno porta Vizze davanti al giudice per fermare i miasmi

La città non vuole la centrale di biogas alle sue porte Messner: «Traffico e odori ci fanno paura, andiamo al Tar»



VIPITENO. Il capoluogo dell’Alta Val d’Isarco porta in tribunale il piccolo comune di Val di Vizze. E l’oggetto del contendere è la puzza, quella che ci si aspetta come inevitabile dalla costruzione di una centrale di biogas proprio sul confine con il Comune di Vipiteno. La centrale - i lavori di scavo sono già partiti - nasce su iniziativa di una società privata composta da alcune decine di aziende agricole che intendono sfruttare liquami e letame per produrre, appunto, biogas. «È tutto in regola e tutto legale - spiega il sindaco di Vizze Johann Frei - quindi non avremmo certo potuto negare le licenze edilizie».

«Tutte storie - ribatte il sindaco di Vipiteno, Fritz Karl Messner - perché prima il Comune di Vizze ha modificato il piano urbanistico. Bastava non fare quel passaggio e il problema non si sarebbe nemmeno posto. Il fatto è che quella centrale è stata piazzata proprio sul confine di Vipiteno, vicinissimo a una zona residenziale e a case nuove, a due passi da piscina e centro sportivo. Come non bastasse, il Comune di Vizze pretende anche che la strada d’accesso alla centrale passi sul territorio vipitenese, scaricandoci addosso anche il traffico dei mezzi che dovranno portare letame e liquami alla centrale». Insomma, Vizze intasca gli oneri di urbanizzazione e i problemi sono scaricati tutti su Vipiteno, primo fra tutti quello degli odori. I residenti sono da tempo sul piede di guerra e hanno chiesto a Messner di intervenire energicamente per evitare la costruzione. «I cittadini di Vipiteno hanno diritto di difendersi e della questione abbiamo parlato in consiglio, prendendo poi una decisione come giunta. E all’unanimità abbiamo deciso di affidare un incarico all’avvocato Raimondo Pusateri di Bolzano per tutelarci». L’obiettivo è quello di impugnare le licenze edilizie che hanno permesso l’avvio dei lavori della centrale (un’opera che vale qualche milione di euro). Probabilmente si tenterà prima la strada della sospensiva, visto che i tempi del Tar per una decisione nel merito sono piuttosto lunghi e i lavori nel frattempo potrebbero continuare. In effetti l’obiettivo della società proponente (la Biogas Wipptal) è di essere operativi nella primavera del 2015. (r.t.)













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