Bolzano

Virgolo, l’appello ai proprietari: «Risanate subito la collina» 

La lettera di una quarantina fra associazioni, gruppi e privati. «I regolamenti parlano chiaro: degrado da eliminare». Al Comune si chiede di realizzare al più presto la “Ringpromenade” come previsto dal piano del verde appena approvato



BOLZANO. Città Nostra - Unsere Stadt, ossia una quarantina di associazioni e gruppi, dalla Federazione protezionisti all’Heimatpflegeverband, dalla Fondazione architettura al Vke, da lab:bz a Climate action fino a Mountain wilderness, nonché singoli cittadini di Bolzano espressione di Cgil, Sinistra, Ambiente e salute, Team K, Comune, unibz eccetera, hanno formulato una lettera aperta al municipio per chiedere l’immediata riqualificazione del Virgolo. Vi si ricorda che, secondo il regolamento edilizio vigente, i proprietari privati degli edifici e dei terreni non possono lasciarli cadere in degrado. Si chiede inoltre al Comune di realizzare la Ringpromenade sulla collina di Bolzano, come previsto dal piano verde recentemente approvato.

Nella lettera spedita a sindaco giunta e consiglio comunale si ricorda che la conferenza dei servizi provinciale ha di recente respinto la proposta di Signa per lo spostamento del museo archeologico insieme al museo di scienze naturali e all’auditorium. Alla luce di questa decisione, scrivono, «vorremmo cogliere l’occasione per ribadire l’utilizzo della collina come area di svago e tempo libero per i cittadini di Bolzano e per i visitatori che soggiornano nella nostra città». Allo scopo si riportano alcune considerazioni.

Il piano del verde approvato recentemente prevede che per l’area del Virgolo venga mantenuta la tutela per il suo valore ecologico. Inoltre, viene inserita tra le future aree a verde pubblico per lo svago e il tempo libero della cittadinanza e dei visitatori che soggiornano nella nostra città, in modo da incrementare gli spazi verdi e raggiungere gli standard previsti dalla normativa provinciale. Prevede inoltre che venga realizzata una rete di passeggiate intorno alla città (Ringpromenade) che colleghi i diversi luoghi e quartieri. A tale scopo, si sostiene, «sarebbe necessario migliorare gli accessi e la segnaletica delle passeggiate esistenti, in modo che i bolzanini possano arrivare a piedi sul Virgolo. Questo garantirebbe un ulteriore spazio verde e ricreativo che, in tempi di crisi climatica, diventeranno sempre più importanti e richiesti».

Poi c’è il problema del degrado: «Gran parte della superficie del Virgolo risulta essere di proprietà privata; a tal fine si ritiene urgente una sinergia tra l’amministrazione comunale e i proprietari, per ripristinare il decoro e vigilare affinché venga conservato grazie a una manutenzione costante». A tale proposito, viene riportato uno stralcio del regolamento urbanistico del Comune che, all’articolo 59, recita: “In tema di pubblico decoro, manutenzione e sicurezza delle costruzioni e dei luoghi, i proprietari dei fabbricati sono obbligati a mantenere il buono stato degli edifici e il decoro e la pulizia delle relative aree di pertinenza prospicienti la pubblica via sia per quanto riguarda l’aspetto igienico, sia con riferimento all’aspetto architettonico in generale”. E poi, “nel caso di accertamento di edifici o aree in stato di degrado o che richiedano ripristino o interventi a salvaguardia della pubblica incolumità o del pubblico decoro, il sindaco può obbligare i responsabili all’esecuzione della pulizia, delle riparazioni e della manutenzione ordinaria e straordinaria, stabilendo un congruo termine. Decorso inutilmente il termine, il sindaco esegue i lavori d’ufficio, recuperando poi le spese nei modi previsti dalla legge”.

Inoltre, secondo i firmatari le strutture culturali devono rimanere in città. «Ci sembra di particolare valore - scrivono - la possibilità di creare un polo museale nel centro storico, con direzione parallela al fiume Talvera e all’area verde golenale (edificio ex Enel/museo archeologico, edificio ex carceri/museo di scienze naturali, Museion) o trasversale al fiume (museo del Monumento alla Vittoria, edificio ex Ina/museo archeologico, museo civico) .

Una vasta area della zona ricreativa del Virgolo è di proprietà privata e il privato vuole ovviamente trarne vantaggio, scrivono in conclusione i firmatari, «si auspica pertanto che venga manifestato l'interesse pubblico per l'area e le sue destinazioni d’uso». In tal senso, visto il parere della conferenza dei servizi, «si ritiene urgente l’istituzione di un gruppo di lavoro per sviluppare un concetto di valorizzazione, che integri l'interesse pubblico con quello privato, in considerazione degli aspetti paesaggistici e ambientali tipici del Virgolo».

La città, queste le parole finali, «ha bisogno di essere progettata all’interno di un disegno organico che integri tutti gli altri piani di programmazione urbanistica: verde, viabilità, mobilità sostenibile e servizi ai cittadini, aree pubbliche. Ma per essere davvero una città a misura di persone, non si può prescindere dal coinvolgimento e dalla partecipazione della cittadinanza di ogni età e provenienza sociale, così come previsto dalla linee guida della legge provinciale n.9/2018. DA.PA.













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