Widmann fa le pulci a Schülmers, è scontro

Anomala richiesta di informazioni dalla presidenza del consiglio provinciale sull’attività della magistratura contabile. Un’istanza considerata “irricevibile”



BOLZANO. Una anomala richiesta di informazioni inviata dalla presidenza del consiglio provinciale alla Procura presso la Corte dei Conti di Bolzano ha rischiato di innescare un conflitto di attribuzione a livello istituzionale. In effetti la risposta fornita dal procuratore Robert Schülmers è stata inviata per conoscenza anche alla presidenza del Consiglio dei Ministri . In sostanza cosa è accaduto? Che il presidente del consiglio provinciale Thomas Widmann si sia sentito autorizzato, sulla base di una interrogazione presentata dal gruppo consiliare dei Freiheitlichen, di porre una serie di quesiti sui procedimenti avviati dalla Procura contabile dei confronti della Provincia e di altre amministrazioni pubbliche, sulle relative statistiche riguardanti in particolare gli esiti dei procedimenti stessi e sul rapporto tra benefici e costi per le casse pubbliche. In realtà si è trattato di una richiesta di dati che ha fatto letteralmente sobbalzare sulla sedia il procuratore contabile a seguito dello spirito sostanzialmente ispettivo della stessa richiesta di informazioni. «Noi non ci sottriamo a nessuna collaborazione - ha puntualizzato ieri sera il procuratore Robert Schülmers - i dati relativi all’attività della Corte dei Conti di Bolzano sono disponibili sul sito istituzionale e dunque sono pubblici. Ma la richiesta inviataci dalla presidenza del Consiglio provinciale non poteva che essere considerata irricevibile». In effetti la Procura della Corte dei Conti non deve certo dar conto della propria attività al consiglio provinciale.

«Il diritto - dovere ad una certa attività ispettiva dei consiglieri provinciali nei confronti della giunta o dell’amministrazione provinciale è cosa sacrosanta - puntualizza ancora il procuratore Schülmers - ma non mi risulta che la Procura contabile nè la Corte dei Conti siano organi della Provincia. Ecco perchè ho ritenuto la richiesta di informazione inviatami dalla presidenza del consiglio provinciale istituzionalmente irricevibile». Il governatore Arno Kompatscher, informato del caso, avrebbe poi inviato per conoscenza alla presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma la risposta del procuratore il quale, da parte sua, ha anche ricordato - come già accennato - che i dati sull’attività sono pubblici e disponibili ad ogni cittadino sul sito web istituzionale e che un’ulteriore relazione viene svolta tradizionalmente in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. (ma.be.)

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