Zanardi in Alta Badia il racconto di una vita basata sugli obiettivi

Il campione è tornato a La Villa, fino al 24, per l’evento Bmw Dopodomani sera incontro pubblico con la popolazione


di Ezio Danieli


LA VILLA. «Non posso più praticare tutte le attività che facevo una volta, ma ne posso fare altre. Il disabile parte per forza di cose più indietro di una persona senza handicap fisici, ma riesce a fare molto di più. Il segreto sta nel sapersi rapportare con obiettivi realistici. Bisogna porsi come obiettivo quello di fare tutto ciò che si può, non di più, ma neanche meno di quello che sta nelle nostre possibilità»: parte da qui, da queste sue parole, l’insegnamento di Alex Zanardi, grande campione dello sport italiano, nonché ora anche testimonial della Bmw che è presente dall’altroieri in Alta Badia in occasione dell’evento Bmw xDrive Live, in programma fino al 24 febbraio nell’area chiamata XDome e realizzata ai piedi della pista Gran Risa.

Dopodomani, giovedì, con inizio alle ore 17.30, Alex Zanardi si racconterà al pubblico in una conferenza che si terrà nella Sala manifestazioni nel centro di La Villa. Il racconto della sua storia ha inizio con il video del fatidico giorno, quel 15 settembre 2001 che gli cambiò la vita, per poi proseguire con il racconto da parte sua di tutti i momenti felici e bui, fatti di cadute e di riprese. Nella sua carriera sportiva, Alex Zanardi ha partecipato a 41 Gran premi di Formula 1 ed è stato campione Cart nel 1997 e 1998. Dopo l’incidente ha voluto reagire e dimostrare a tutti che mettendoci tutta la propria forza e tanta passione si può risalire.

Alex Zanardi ha voluto dimostrarlo, riprendendo a fare sport a livello agonistico. La sua impresa sportiva più recente, ancora nei ricordi e soprattutto nei cuori di tutti, è senza ombra di dubbio la conquista di due medaglie d’oro, a cronometro e su strada, oltre ai due argenti conquistati nella prova a squadre ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 nell’handbike.

La presenza di Zanardi in Alta Badia, comunque, è tutt’altro che una novità: è sempre stato un grande appassionato dell’Alta Badia già da prima del 2001. Dopo l’incidente del 15 settembre sulla pista Eurospeedway del Lausitzring in Germania, che lo ha portato all’amputazione di entrambi gli arti inferiori, Zanardi è tornato in Alta Badia più volte. Divertendosi, poteva essere altrimenti?, anche sugli sci. Infatti grazie a uno speciale monosci appositamente realizzato, ha la possibilità di sciare insieme a suo figlio. Il monosci usato dal campione automobilistico era già sul mercato come meccanismo, sono stati necessari alcuni lavori di adattamento per poter essere usato con le sue protesi. Oggi, grazie a questo meccanismo molto particolare, c’è la possibilità di sciare su qualsiasi tipo di pista. Basta pensare che si è cimentato perfino sulla Gran Risa, che ogni anno ospita i più grandi campioni dello sci mondiale.

«Lo sci - dice Alex - è sempre stato una delle mie più grandi passioni, quindi la voglia di sciare mi è rimasta anche dopo l’incidente. Dell’Alta Badia, oltre al paesaggio e alle montagne veramente spettacolari, apprezzo l’accoglienza e la sincronia con cui gli operatori turistici lavorano e hanno collegato i loro sforzi. Inoltre tengo a sottolineare la cura nella preparazione delle piste da parte di veri professionisti del mestiere».

Va anche ricordato che Alex Zanardi ha partecipato anche alla Maratona dles Dolomites, l'edizione del giubileo, la numero 25, e anche in quella occasione si era fatto onore.

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