Zanin: «Vado a convincere i bolzanini uno per uno» 

Il centrodestra. Il candidato sindaco ha incontrato la delegazione Svp (Steger eWalcher) «Abbiamo fatto un esame della situazione, ma io adesso me la gioco da solo e fino in fondo»


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Ho parlato con il senatore Steger e con il vicesindaco Walcher. Parlerò anche con Gennaccaro e il Team K. Ma io ho deciso che questi giorni li userò, più che a discutere di strategie con i rappresentanti dei partiti, per andare a convincere uno per uno i bolzanini a votare per me. Chi lo ha già fatto, deve tornare al seggio domenica 4 ottobre; ma poi c’è un 40% che non ha votato da convincere; oltre a coloro che al primo turno avevano votato per i candidati che non sono arrivati al ballottaggio». Non ha chiuso occhio tutta la notte, ma le ore passate a fissare il soffitto sono servite comunque a Roberto Zanin, candidato sindaco dello schieramento di centrodestra, a smaltire la delusione per quel risultato (33,1% contro il 33,9 di Caramaschi) meno brillante del previsto e ritrovare la carica per tentare l’impresa. Che riuscì nel 2005 a Giovanni Benussi: vinse per 7 voti contro Giovanni Salghetti Drioli in corsa per il terzo mandato.

Ieri mattina - annullata la riunione fissata in un primo tempo per le 7.30 nella sede della sua Civica in via Resia - alle 11 era seduto ad un tavolino del “Walthers'” assieme al suo capolista Gabriele Giovannetti e al deputato della Lega Filippo Maturi. Quindi l’incontro nel suo ufficio di manager finanziario in via della Rena, al quale ha partecipato anche Marco Galateo, primo dei quattro eletti in consiglio comunale di Fratelli d’Italia. Il ballottaggio si annuncia più complicato del previsto, partendo dietro - anche se di poco - Caramaschi.

La Svp, dopo il risultato ottenuto dal sindaco uscente, sembra intenzionata a proseguire l’alleanza col centrosinistra: stasera la decisione. L’Obmann Philipp Achammer ha ribadito che non sono ipotizzabili alleanze con uno schieramento nel quale c’è Fratelli d’Italia. Per questo adesso qualcuno sarebbe tentato dalla voglia di scaricare FdI, trovando un accordo con Angelo Gennaccaro che, come il partito di Giorgia Meloni, ha quattro consiglieri. In realtà, al momento, l’assessore uscente non si sbilancia, ma alla fine - dovendo dare indicazioni di voto - è più facile che opti per un appoggio a Caramaschi.

Cosa vi siete detti nell’incontro con la delegazione Steger-Walcher?

Sono venuti da me in ufficio e abbiamo fatto un esame della situazione.

La Svp pare però intenzionata ad appoggiare Caramaschi.

Faranno le loro valutazioni.

Quindi la partita è persa ancora prima del fischio d’inizio.

Non è vero. Non è affatto persa. Primo perché il ballottaggio è il secondo tempo della partita. Secondo perché io - al di là di quello che faranno Svp, Io sto con Bolzano, Team K, Movimento Cinque stelle - me la gioco fino in fondo. Da solo.

In che senso da solo?

Nel senso che adesso siamo al confronto diretto tra me e Caramaschi e voglio avere un contatto diretto con i cittadini. Voglio parlare io, non i partiti. Sono convinto di avere argomenti validi per convincere i bolzanini a votare per il cambiamento.

Ma senza la Svp non si va da nessuna parte.

Adesso il mio obiettivo è vincere il ballottaggio. Del resto, nel 2016 il candidato del centrodestra Mario Tagnin partiva dal 18, 4%, io dal 33,1%. Non solo: in consiglio ha 16 consiglieri il centrodestra e ne ha 16 il centrosinistra. Le premesse sono buone.

È vero che sarebbe tentato di scaricare Fratelli d’Italia, per ottenere l’appoggio della Svp?

Falso. Non scarico nessuno. Aggiungo però che sono contento che non abbiano preso più di quattro consiglieri, perché sarebbe potuto essere un problema. Io invece con la mia lista ho ottenuto l’11,1% e questo garantisce che il nostro è uno schieramento moderato.

Rischioso in questo quadro chiedere i voti a CasaPound.

Infatti non li chiederò.

Con Angelo Gennaccaro ha già parlato?

Lo farò, ma non credo di riuscire a convincerlo.

Se lei non diventerà sindaco, farà il consigliere o si dimetterà?

Mai pensato di dimettermi. Ho promesso ai bolzanini che ci sarò. Siamo un gruppo di cinque persone: tutte con tanta voglia di fare per questa città. Potremo lavorare bene.













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