Addio a Enzo Patitucci, simbolo dello Sci club Fana 

Il lutto. È stato stroncato dal Covid a 79 anni dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale cittadino Calabrese d’origine, agente di polizia, è stato un dirigente sportivo sensibile e appassionato


Umberto Principe


Bressanone. Non ha potuto sconfiggere il coronavirus, Vincenzo Patitucci, ricoverato da giorni all’ospedale di Bressanone. La scorsa notte, Vincenzo, “Enzo” per tutti, ex agente del Commissariato di Stato, calabrese nato a Spezzano Albanese nel giugno del 1941, giunto nella città vescovile negli anni Sessanta, si è spento.

È stato e sarà sempre ricordato a Bressanone e non soltanto come presidente dello Sci Club Fana Bressanone, carica ricoperta dal 2001 al 2009, ma anche per i compiti importanti portati avanti nell’Ussa, l’Unione delle società sportive altoatesine.

Vincenzo Patitucci lascia la moglie Ali (titolare di un negozio di abbigliamento in via Roncato) e le due figlie Sabrina e Debora. Nella Polizia di Stato fra il 1962 e il 1983, è stato una persona davvero eccezionale e a questa sua straordinarietà nelle doti umane saranno soprattutto legate le memorie di chi l’ha conosciuto e incontrato, di chi ha lavorato con lui e di chi ha beneficiato dei suoi consigli e dei suoi progetti, delle iniziative che ha animato. Mite e infaticabile, ha portato il suo entusiasmo nell’ambiente sciistico, nel quale centinaia di giovani, tra cui alcuni poi divenuti atleti di livello nazionale e internazionale, grazie a Patitucci hanno potuto dare alla propria società e alla città grandi soddisfazioni.

Enzo Patitucci è stato insignito nel 2005 con una medaglia d’oro come ringraziamento per una vita dedicata per lo sport e nel 2013 ha ricevuto anche la medaglia d’onore per l’impegno a favore della comunità cittadina.

La città di Bressanone, e non solo, ora lo piange ricordando la sua umanità verso i giovani e il grande rispetto verso i suoi collaboratori in seno allo Sci Club Fana e all’Ussa di Bolzano. L’ultimo saluto a Patitucci è previsto all’inizio della prossima settimana nella parrocchia San Michele, con le limitazioni dovuti alla pandemia e con le emozioni di tutti quelli che l’hanno conosciuto.













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