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Bressanone presa d’assalto dai vandali con frasi scurrili e segni illeggibili 

Vicolo dei Cappuccini e via Roma: passaggi pedonali frequentati da cittadini e turisti ridotti a letamai e rovinati dagli scarabocchi. Esplode la protesta della gente: «Scene di questo tipo sono intollerabili». L’assessore Natter: «Controlli e se necessario anche le multe»


Jimmy Milanese


BRESSANONE. Due luoghi simbolo ma anche relativamente nascosti della città vescovile presi d’assalto da vandali che hanno voluto lasciare un segno del loro passaggio, imbrattando pareti e importanti muri divisori con segni illeggibili e frasi scurrili che in questa sede non è nemmeno il caso di menzionare. Questo lo scenario che accoglie chi cammina all’altezza di Vicolo dei Cappuccini, sul Lungo Isarco Destro, così come, a un chilometro circa di distanza, in via Roma, nel passaggio che porta direttamente al Centro Cultura e Congressi “Forum”. Passaggi pedonali pubblici molto frequentati accomunati dallo stesso destino, ovvero due atti di fastidioso vandalismo del tutto simili tra di loro.

Come ormai è noto, negli ambienti urbani, dove qualcuno inizia a sporcare, altri seguono, e allora è così che in Vicolo dei Cappuccini, dopo il primo scarabocchio spruzzato sul muro se ne sono aggiunti altri a carattere denigratorio. C’è persino chi con una bomboletta rossa ha scritto la parola “CULTURA” sul muro che fa da confine all’orto dei Cappuccini. Oppure, ci sono delle scritte abbozzate, ma anche nomi di persone poco leggibili: insomma, tutto l’armamentario di segni antiestetici con tanto di firma ad opera di chi, evidentemente, la cultura non sa dove sia di casa. Ancora peggio se la sta passando il passaggio pedonale che da via Roma porta direttamente al Forum. Anche in questo caso, con firme molto simili rispetto a quelle di Vicolo dei Cappuccini, anonimi hanno inzozzato i muri del percorso con scritte e frasi illeggibili. Non solo, perché nei giorni scorsi qualcuno deve avere avuto la bella idea di bruciare qualcosa nel passaggio con il risultato che il muro a mattonelle si è carbonizzato, causando la caduta di una coltre di polvere nera depositata lungo il percorso pedonale dove in caso di pioggia l’acqua tende a ristagnare.

Come anticipato, quando in un città si sviluppa un luogo di degrado, ecco che come con le mosche sullo zucchero, a degrado si aggiunge ulteriore degrado. Infatti, il passaggio non è solo inzozzato dal punto di vista estetico, ma anche sul versante olfattivo il biglietto da visita è tutt’altro che confortante. Evidentemente, a molti deve essere sembrato normale urinare in quel luogo e proprio in coincidenza dei graffiti, tanto che oggi l’odore all’interno del passaggio è al limite del nauseabondo.

Nel frattempo, le immagini di questo degrado sono finite in rete nella chat di un gruppo Facebook, scatenando l’indignazione dei cittadini che chiedono a gran voce l’installazione di telecamere e un controllo più assiduo del territorio. «Scene di questo tipo sono intollerabili, in una città come questa», scrive una signora, mentre altri invocano un intervento degli amministratori al fine di ripristinare il decoro di questi due luoghi.

Sulla vicenda, risponde l’assessore Peter Natter: «Un peccato che la proprietà pubblica venga danneggiata, visto che per ripararla dobbiamo pagare tutto. Invito i giovani ad iscriversi ai nostri workshop di graffiti che organizziamo regolarmente, dove possono dare libero sfogo alla loro creatività. Sul versante dei controlli, invece, devo dire che sono fatti e se necessario vengono anche emesse delle multe».













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