Via Verdi

«Buche, fango e disagi: quella strada di Bressanone va sistemata» 

L’appello dei residenti della zona che sollecitano un intervento da parte dell’amministrazione comunale: «È problematico transitare in auto, in bicicletta e a piedi sulla carreggiata e sul marciapiede»


Fabio De Villa


BRESSANONE. Via Verdi a Bressanone è una strada da sistemare. Almeno questo è il parere in base al quale pedoni, ciclisti e automobilisti si uniscono e chiedono un intervento immediato all’amministrazione comunale per ripristinare la sede stradale in una delle zona residenziali storiche della città.

In via Verdi sottolineano residenti e cittadini nell’appello, “il manto stradale risulta molto rovinato, sia sulla carreggiata che sul marciapiede” e questo “crea diversi problemi ai residenti per la presenza frequente di fanghiglia, buchi, ghiaia e radici”.

“La strada risulta rattoppata in più punti – racconta a sua volta il consigliere comunale Antonio Bova (Fratelli d’Italia) che ha raccolto la protesta dei residenti e dei passanti in un’interrogazione – e il manto d’asfalto è stato applicato di fatto alla meno peggio, creando problemi a quanti a piedi, in bicicletta o in auto, per non parlare di chi è in sedia a rotelle, deve attraversare la strada. La causa del disfacimento dell’asfalto lungo la via, per molti residenti, potrebbe essere attribuibile al cantiere del nuovo condominio, a sud della cinta muraria del Giardino Vescovile”.

Da qui nasce l’interrogazione indirizzata al sindaco Peter Brunner. Con una serie di domande: “A quando risale l’ultimo intervento di risanamento della strada e del marciapiedi nel tratto di via Verdi preso in considerazione ? A chi si devono i lavori di copertura delle buche nella via, quando questi sono stati svolti e chi ha controllato la qualità del lavoro eseguito?”

“Considerato che in via Verdi è stato allestito un cantiere per la realizzazione della nuova palazzina nella zona a ridosso del muro di cinta sud del Giardino del Palazzo Vescovile e che numerosi sono stati i camion e le macchine edili che hanno attraversato il tratto oggetto di questa interrogazione - prosegue il testo elaborato da Bova - si chiede se in questo caso valgano anche le prescrizioni previste dal Regolamento comunale sulle condizioni e prescrizioni particolari per il ripristino della sede stradale in occasione dei lavori di scavo su strade comunali o su strade che sono state assunte in manutenzione permanente dal Comune”.

Fino alla domanda conclusiva: “Come intende l’amministrazione intervenire sulla via per riportare il manto stradale e il marciapiede ad essere nuovamente percorribili in maniera regolare? Con quali tempistiche?”.













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