Deriu: «Giovani ubriachi sui binari Problema di tutti»

Bressanone. Organici di polizia ridotti, ma anche una risposta che dovrebbe arrivare dalla comunità, dalla società civile per evitare che i giovani si ubriachino per poi rischiare la vita...



Bressanone. Organici di polizia ridotti, ma anche una risposta che dovrebbe arrivare dalla comunità, dalla società civile per evitare che i giovani si ubriachino per poi rischiare la vita attraversando alla cieca i binari della stazione ferroviaria.

Mario Deriu, segretario del Siulp bolzanino, interviene sul caso registrato a Bressanone e segnalato ieri dal nostro giornale. “La cronaca ci ha restituito, con ampia diffusione mediatica, i problemi in termini di sicurezza che si sono verificati alla stazione ferroviaria di Bressanone a causa dell’attraversamento dei binari da parte di minorenni e non spesso in preda ai fumi dell’alcol. Condizione – osserva Deriu - che fa emergere in tutta la sua complessità una serie di problemi ad oggi irrisolti. È incontrovertibile che in questo ultimo decennio gli organici della Polizia di Stato in Alto Adige abbiano subito una netta contrazione e in particolare la Polizia Ferroviaria; è del tutto evidente, inoltre, che oggi le scelte strategicamente miopi si fanno sentire in tutta la loro complessità. Detta responsabilità, gioco forza, chiama in causa tutto il panorama politico, nessuno si senta escluso”.

“Richiamando la cronaca – continua Deriu - ci lascia dubbiosi quanto esterrefatti la visione data dei fatti accaduti presso la stazione di Bressanone, indicando la soluzione del problema nella sola presenza in quel luogo delle forze di polizia”.

“Bene non condividiamo l’interpretazione - spiega Deriu - perché ricercare una soluzione di polizia rispetto a forme di devianza non controllata alimenta una visione distorta del problema. È invece necessaria una forte presa di coscienza collettiva rispetto a un fenomeno che rischia di essere sottovalutato nei suoi effetti collaterali".

“A nostro avviso – sottolinea in conclusione il segretario bolzanino del Sindacato italiano unitario lavoratori di polizia - è bene adoperarsi per strutturare tutte le diverse componenti della comunità educativa, in cui tutti i partecipanti – pubblici e privati - contribuiscano a far rivalutare e trasmettere tra i giovani il concetto del sano e consapevole divertimento. Ribadiamo, i presidi di Polizia non possono essere la soluzione a tutto e l’unico baluardo a fronte di una cosi rilevante problematica sociale. Questa è una richiesta di impegno che non esclude nessuno per evitare che episodi di quel genere e in quelle condizioni possano verificarsi ancora”.

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