Il caso

Differenziata scorretta, a Vipiteno tolto il bidone dell’umido 

Fabio Vetrò (FdI): «Paghiamo le tasse per un servizio sospeso da 2 mesi». La replica del Comune: «Qualche utente usa le campane come gli pare. Metteremo delle telecamere»


Fabio De Villa


VIPITENO. Potrebbe non riaprire più il punto di raccolta dei rifiuti organici in via Geizkofler in centro a Vipiteno chiuso in estate perché oggetto di una raccolta differenziata scorretta, con rifiuti estranei scaricati. Sarebbero in particolare modo due i cassonetti di raccolta dell’umido a causare i disagi più grandi e, per colpa di pochi utenti, sono costretti a pagare tutti i cittadini. La decisione sulla definitiva chiusura del punto di raccolta dell’umido in questa zona sarà presa nei prossimi giorni, dopo una riunione tra Comune e Comunità Comprensoriale.

“Non possiamo andare avanti con questa situazione – spiega l’assessore Heinrich Forer – Per colpa di poche persone senza senso civico pagano tutti. Sappiamo che questo non è giusto. Stiamo parlando di uno dei principali punti di raccolta dell’umido in centro, utilizzato anche dagli alberghi della zona ma molti fanno quello che vogliono nei bidoni a loro dedicati. È ora di mettere una parola fine a tutto questo perché così facendo si crea un danno per l’intera comunità. Abbiamo avuto fin troppa pazienza, ma far cambiare queste cattive abitudini a pochi cittadini è una sfida più dura del previsto. Altri punti di raccolta dell’umido non mancano in città e sono più controllati di questo in via Geizkofler, dove manca un sistema di videosorveglianza. Vogliamo aumentare anche il numero di telecamere ai punti di raccolta, per controllare meglio l’andamento della differenziata e punire gli scorretti”.

Una nota polemica era arrivata da Fabio Vetrò, Fratelli d’Italia Vipiteno: “Mentre in questi giorni le poste ci consegnano i moduli di pagamento della tassa rifiuti - aveva scritto Vetrò - da oltre due mesi i cittadini del centro storico sono privati della campana per la raccolta dell’umido. L’iniziativa punitiva al solo fine di educare la popolazione ci riporta ai secoli bui della nostra storia. La situazione - continuava Vetrò - si ripercuote soprattutto sulle persone più fragili, come gli anziani, costretti a fare il giro delle sette chiese per conferire l’umido. Gli altri siti a Vipiteno sono spesso intasati e stracolmi e non consentono di conferire alcun rifiuto. Oltre il danno, la beffa quindi e comunque dobbiamo continuare a pagare per un servizio sospeso. Ci chiediamo se e per quanto ancora dovremo sopportare questa situazione che si protrae da oltre due mesi ma che sarebbe dovuta durare appena 14 giorni”.













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